Quest’anno coi 99 Posse i ragazzi Pro Loco di Piana di Monte Verna confermano impegno e grandi progetti

PIANA DI MONTE VERNA - Se amate la musica e l’atmosfera disincantata del fuori città, c’è un evento che fa per voi. Non potrete mancare al concerto di una band napoletana molto in voga nei centri sociali ma non solo, che fa musica incazzata dal 1991 e nasce come espressione del Centro sociale occupato autogestito Officina 99 di Napoli Gianturco. Sto parlando dei 99 Posse, che suoneranno a Piana di Monte Verna (Caserta), in una cornice insolita per un gruppo dai sound rap e raggamuffin, domenica 13 settembre 2015.

L’appuntamento è alle ore 22 e fa parte di una tre giorni chiamata Borghi sottosopra, progetto uscito dalle teste creative dei ragazzi della Pro Loco Pianese, portato in scena per la prima volta nel 2013 e diventato subito un appuntamento improrogabile tra agosto e settembre, in un’atmosfera vintage che non ha nulla da invidiare a borghi più famosi.

Dai comici di Made in Sud a Enzo Gragnaniello, è sempre stata forte l’affluenza dei curiosi. Quest’anno coi 99 Posse i ragazzi Pro Loco confermano impegno e voglia di fare.
Guidati da ‘O Zulù, le canzoni più note dei 99 Posse sono, tra le altre, Curre curre guagliò e Rafaniello, in cui cantano rispettivamente dell’occupazione di uno stabile e dell’ipocrisia di quella sinistra dichiaratamente comunista “rossa fuori e bianca dentro” (come una ravanello, appunto). 
I toni accesi di alcune loro canzoni, dai versi che fanno più o meno così:“l’unico fascista buono è il fascista morto”, non piaceranno a tutti, al di là dell’appartenenza politica, e a molti susciteranno indifferenza, visto il clima di piattezza ideologica in cui ci troviamo. Forse alcuni aspetti dei loro testi richiamano concetti troppo ortodossi per i tempi che corrono, in cui è venuto il momento di riscoprire sì le idee, ma senza perdere di vista gli obiettivi, tipo uscire dalla crisi e abbassare il livello di disoccupazione, tanto per dirne due. Ma i 99 Posse hanno qualcosa che solo nel mondo della musica indipendente si può trovare e cioè la capacità di dire qualcosa senza farsi premere dallo scopo di lucro. Le idee e la creatività, quali che siano, diventano una cosa sola con la libertà di espressione. E allora, questo evento assume una configurazione bella, in linea con la libertà e l’antirazzismo.

Il concerto è stato infatti organizzato da Pro Loco Pianese in collaborazione con il Caserta Rock Fest e gli RFC Lions Club Ska Caserta Antirazzista (squadra di calcio dilettantistica che ha a cuore i temi dell’antirazzismo). La location non è un caso, visto che questo piccolo comune in provincia di Caserta si è fatto già notare per altre iniziative contro il razzismo (da ultimo, una partita di calcio e un corso di italiano proposto da un’associazione locale), data la presenza di quaranta migranti dall’Africa sub sahariana accolti da una società alberghiera del posto. La storia, quindi, prende un’altra piega.

Ad alimentare la serata, prima e dopo il concerto (rigorosamente gratuito), ci saranno i prodotti tipici locali, dalla tavola all’artigianato. L’enogastronomia farà da spalla alla musica, in una serata che si prospetta davvero interessante e piena di sorprese, se si pensa che gli scorsi anni sono stati proposti gnocchi lavorati e cotti sull’unghia e rane fritte per i palati più audaci. 
Un modo non solo per vincere il razzismo e la xenofobia, attualmente un cancro che si espande forsennato, ma anche per riscoprire la semplicità di luoghi dal passato contadino, immergersi nel verde e nella salubrità dell’aria e, soprattutto, lasciarsi alle spalle la città. Una serata che vuole congedare l’estate nel migliore dei modi e salutare la ripresa di un nuovo ciclo.

di Stefania Mastroianni

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