Tecnologia e autostima, Vincenzo De Feo: i genitori capiscano che i loro figli non sono sempre i migliori

NAPOLI - Realizzazione di iniziative finalizzate alla protezione dall’uso scellerato degli strumenti tecnologici: è questa l’attività principale di “Mai più solo” un’associazione no-profit, indipendente e apartitica che offre agli associati consulenza ed assistenza su un’ampia gamma di tematiche tutte riferite all’uso consapevole della tecnologia (come web reputation, cyber-bullismo, vessazione) affinché non ci si imbatta in vere e proprie trappole che possono portare all’annientamento della persona, e addirittura al suicidio.

“Mai più solo” nasce nel 2019 ma affonda le radici nel 2016, quando il presidente, l’ingegnere Vincenzo De Feo,  scrisse il primo protocollo di contrasto alle mode lesive degli adolescenti (dal titolo appunto: “Adolescenti lontano dai pericoli metropolitani”) in conseguenza al decesso per suicidio di Tiziana Cantone, una giovane, sana e bella donna partenopea. Il programma “Adolescenti lontano dai pericoli metropolitani” ha come nobile e etico scopo la salvaguardia e la qualità della vita di  famiglie, donne, adolescenti vittime di vessazione, violenza, disvalore personale.

Vittime di abusi, di diffamazione, bullismo e cyberbullismo. Quest’ultimo, piaga sociale che sta raggiungendo livelli oltre l’immaginabile. Tutti fenomeni sociali che hanno una ripercussione anche sulla vita socio-economica dell’intera comunità.

Per Mai più solo essere al fianco del cittadino significa: porsi nell’ottica dell’ascolto, indicare immediatamente la strada del successo contro i problemi che lo affligge, educarlo ad un rapporto efficace con l'uso della tecnologia e in contrasto con i pericoli metropolitani e tecnologici. Mai più solo ha uno su tutti come obiettivo l’innalzamento del livello di autostima in ogni persona di qualsiasi genere, religione, età e sesso. A tal fine l’Associazione organizza meeting, convegni e corsi di formazione su tutti i temi sopra elencati forte dell’esperienza del presidente, uno tra i primi in Italia ad utilizzare Internet per scopi professionali e negli anni ’90, quando il caso lo ha richiesto, è stato incaricato dalle Forze dell’ordine per compiere il lavoro che oggi svolge in Polizia postale, non esistendo all’epoca questo Corpo di Polizia.

“Sono prima di tutto un genitore di un ragazzo ormai maggiorenne e sono riuscito a non fare cadere mio figlio in trappole metropolitane apparentemente innocue – racconta De Feo -. Sono inoltre ingegnere informatico con 30 anni di esperienza alle spalle e, negli anni ’90, sono stato tra i primi, attraverso le aziende per cui ho lavorato, ad approfondire il mondo del web e poi a diventare un esperto di problematiche Cyber”.

“Spesso i genitori credono che, non parlandone, i problemi rientrino da soli, ma non va cosi. Ancora, si pensa che il proprio figlio è sempre il migliore, i problemi sono dei figli altrui! Il mio intento è quello di scuotere le coscienze dei genitori e sensibilizzare l'opinione pubblica. Bisogna avere l'umiltà di parlare, tralasciare omertà o vergogna, se no i problemi diventano grandi seminando vittime – continua De Feo -. Non bisogna avere timore di parlare e mettersi in gioco, in famiglia, con i professori, tra genitori. Bisogna fare rispettare la legge vigente per contrastare l'uso di alcol e tabacco da parte dei minorenni (Legge Balduzzi 2012), la scuola deve introdurre di nuovo il voto in condotta e l'Educazione Civica. I genitori devono capire che se i loro figli non sono sempre i migliori va bene lo stesso e devono accompagnarli nel percorso di crescita senza pretendere che siano i primi”.

Vincenzo De Feo, di origini napoletane, è anche autore del libro "prima del Click" (pubblicato in ITA, UK, RU), giunto alla 2da Edizione, nel quale parla del linguaggio dei millennials e del loro modo di comunicare, dando consigli e suggerendo le azioni più opportune da svolgere.

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