ROMA - Stop all'uso irresponsabile dell'intelligenza artificiale in campo musicale. Raccogliamo le nostre firme per tutelare i nostri diritti e il nostro lavoro di oggi e di domani. La proprietà intellettuale ed esecutiva delle nostre opere musicali è minacciata dal velocissimo avanzamento dell’IA musicale generativa. Tutto questo va già da tempo a discapito delle nostre royalties, dei nostri diritti, e anche delle nostre tasche, già messe a durissima prova da tasse e contributi esosi e dalla complessità burocratica che rende il nostro lavoro sempre più complicato, aggrovigliato, faticoso, e d’altra parte poco gratificante e poco dignitoso. Stiamo assistendo a una pericolosissima svalutazione alla radice del valore del nostro ingegno. Non siamo contro l’avanzamento tecnologico in assoluto, ma siamo assolutamente contro ogni avanzamento tecnologico dell’intelligenza artificiale generativa che non vada di pari passo con il rispetto e l’avanzamento dei nostri diritti di lavoratori in campo musicale.
Evitare la catastrofe fin da ora, unirsi con le firme in una “una rete umana intelligente”
Non vogliamo che la nostra voce o la nostra musica sia riprodotta dall’intelligenza artificiale allo scopo del suo stesso avanzamento, senza il nostro consenso, e senza che ci venga corrisposto qualcosa per “sfruttare”, i nostri dati, le nostre opere, le nostra identità, il nostro lavoro. È importante e fondamentale: evitiamo la catastrofe fin da ora, uniamoci con le nostre firme in una “una rete umana intelligente”, per frenare e contrastare la prepotenza di questi modelli generativi artificiali, che ci rubano le idee, senza riconoscerci nulla e creando le condizioni per sottrarci disumanamente il lavoro di oggi e di domani. Urge una nuova regolamentazione legislativa per fronteggiare l’uso e l’avanzamento irresponsabile dell’intelligenza artificiale e di chi utilizza le nostre opere dell’ingegno per far progredire nuovi modelli artificiali di produzione di opere musicali, senza il nostro consenso, e senza che ci venga corrisposto alcun compenso.
Contrastare l’uso improprio dell’intelligenza artificiale che viola e svaluta i diritti degli artisti umani
Noi artisti e autori italiani ci uniamo agli autori di quelle 250 firme (tra le quali troviamo Billie Eilish, Pearl Jam, Katy Perry, Elvis Costello), che sia negli Usa, sia in Gran Bretagna, e in altri Paesi esteri, si sono recentemente mobilitati/e schierati contro contro l’uso improprio dell’IA. Dobbiamo proteggerci, correre fin da ora, per evitare che l’intelligenza artificiale e chi lavora al suo avanzamento distrugga il nostro lavoro, trascurando i nostri diritti intellettuali ed esecutivi inviolabili. Anche noi diciamo, “Basta svalutare la musica"(Stop devaluing Music) e aggiungiamo, “fermiamo l’uso irresponsabile e illecito dell’IA”. Chiediamo alle Istituzioni della cultura dell'Italia un tavolo per dibattere sull’argomento, ricordando che all’estero sono già oltre 200 i firmatari della lettera aperta inviata da “Artist Rights Alliance”, organizzazione no profit che difende i diritti degli artisti nell'era digitale, invitando alla riflessione sull'uso artificiale di società tecnologiche di intelligence, sviluppatori, piattaforme, servizi di musica digitale e piattaforme, per contrastare l’uso improprio dell’intelligenza artificiale che viola e svaluta i diritti degli artisti umani.
Tutelare i diritti della musica in un un momento tanto complesso e faticoso
“Purtroppo alcune delle aziende più grandi e potenti stanno utilizzando senza permesso il nostro lavoro per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Questi sforzi mirano direttamente a sostituire il lavoro degli artisti umani con enormi quantità di suoni e immagini creati dall'intelligenza artificiale che diluiscono sostanzialmente le royalties pagate agli artisti. Per molti musicisti, artisti e cantautori che cercano solo di sbarcare il lunario, questo sarebbe catastrofico”, cit. Certa di un importante riscontro, invito tutti gli artisti/ artiste e autori/ autrici a firmare questa lettera aperta, al fine di tutelare i nostri diritti in un un momento tanto complesso e faticoso per la nostra categoria.
Ecco il link della raccolta firme lanciato da Artist Rights Now:
https://artistrightsnow.medium.com/200-artists-urge-tech-platforms-stop-devaluing-music-559fb109bbac
Invia la tua adesione anche se vuoi a: segreteria@materialimusicali.it
Firmato: Roberta Giallo (presidente di Aia Artists - Associazione Italiana Artisti e Autori con circa 600 artisti e autori aderenti e simpatizzanti).
Con l'adesione del Coordinamento Stage & Indies, La Filiera delle Piccole Realtà Musicali, Con circa 100 realta' associative aderenti e simpatizzanti.
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