Piano di ispezione del Miur nelle scuole paritarie. La mappa dei controlli per il 2015/2016

ROMA - Lotta ai diplomifici da parte del Miur, al via Piano di ispezioni previsto dalla Buona Scuola. Oltre 600 scuole saranno visitate durante questo anno scolastico. Al via il Piano straordinario di ispezioni nelle scuole paritarie previsto dalla legge Buona Scuola: sono 673 le istituzioni scolastiche di cui quest'anno sarà verificato il mantenimento dei requisiti per il riconoscimento della parità. Di queste, 532 sono scuole superiori. Particolare attenzione sarà posta agli istituti secondari di II grado dove viene rilevata una forte differenza fra il numero di ragazzi iscritti al primo anno e quello di iscritti all'Esame di Stato. La prima tornata di ispezioni coprirà oltre il 30% delle 1.526 scuole paritarie di II grado.

Il Piano - comunicano dal Miur - è già partito nelle Marche e in Abruzzo ed è stato disposto a seguito del seminario "La Buona Scuola e il sistema delle scuole paritarie" che si è svolto al Miur il 30 settembre 2015, alla presenza della ministra Stefania Giannini e del sottosegretario Gabriele Toccafondi.
"Siamo per la parità scolastica, ma diciamo no con forza ai diplomifici", hanno ricordato in quell'occasione la ministra e il sottosegretario.

Al seminario sono seguite alcune riunioni tecniche a valle delle quali è stato elaborato il Piano di interventi. Un apposito gruppo di lavoro ha prodotto una scheda di rilevazione tipo da adoperare su tutto il territorio nazionale, con gli elementi fondamentali per lo svolgimento delle attività ispettive. Gli Uffici Scolastici Regionali hanno indicato, oltre alle istituzioni scolastiche, le modalità di svolgimento dell'attività ispettiva per gli anni scolastici 2015/16, 2016/17 e 2017/18. Fatta eccezione per le Province e Regioni autonome o a statuto speciale.
Durante le ispezioni saranno verificati fra l'altro l'elaborazione e la pubblicazione del Piano triennale dell'Offerta formativa come previsto dalla normativa vigente; l'elaborazione e la pubblicazione del rapporto di Autovalutazione; il rispetto della legislazione in materia di contratti di lavoro e del principio di pubblicità dei bilanci; l'adeguamento alle modifiche ordinamentali degli ultimi anni.

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