BAGNARA CALABRA - Sempre il medesimo e collaudato stratagemma. Prima la telefonata all’anziana vittima e, fingendosi carabinieri o avvocati, raccontavano di aver ricevuto da parte di un suo familiare la richiesta di chiamare per ottenere dei soldi . Questo familiare, generalmente figlio o nipote, arrestato dopo un incidente con feriti, avrebbe avuto urgente bisogno di denaro per coprire le spese legali e la cauzione. Il centralinista teneva la vittima al telefono tutto il tempo necessario, nel mentre che questa racimolava tutto il denaro e anche i monili preziosi custoditi in casa, impedendo a chiunque di interferire. A quel punto, invitato il malcapitato a portarsi sull’uscio dell’abitazione, entrava in scena il complice, il quale, presentandosi davanti al malcapitato e fingendosi un collaboratore dell’interlocutore telefonico, si faceva consegnare i soldi. Ma questa volta qualcosa ai truffatori è andato storto. I due giovani partenopei già pronti a prelevare il denaro presso l’abita
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