The outsider. Fra thriller e horror, il nuovo romanzo di Stephen King offre personaggi ben definiti

COMO - The outsider, libro di Stephen King (2018 Mondadori libri Spa Milano, 531 pagine). Dopo due libri scritti a quattro mani, uno col figlio, uno con un altro scrittore, finalmente King torna a narrare in solitaria; cosa che gli riesce decisamente meglio! The outsider è un buon libro. Di quelli che apri, inizi e vuoi continuare per vedere come andrà a finire.

Tutto ha inizio con la morte di un ragazzo di quattordici anni, ucciso in un modo orribile. Il delitto avviene in una piccola cittadina dove si conoscono tutti. E molti sono i testimoni che hanno riconosciuto l'assassino, anche perché, pare, lui non ha fatto nulla per celarsi: l'omicida è un professore senza macchia, che allena anche i ragazzi sul campo di baseball.

Il detective decide di arrestarlo davanti a tutti, durante una partita: un uomo del genere non merita altro che la gogna, la pubblica vergogna.

Il caso sembra assolutamente agevole: le impronte e il dna corrispondono al coach Terry, i testimoni sono numerosi.

Eppure... il coach non si trovava nemmeno in città durante l'omicidio. Testimoni, video e impronte lo collocano esattamente da un'altra parte. Il suo è un alibi di ferro.

Come è possibile?

A questo punto il detective Ralph e la sua squadra, si uniscono alla vedova del coach ( nel frattempo è stato ucciso mentre veniva portato in tribunale ), e ai suoi difensori.

Entra in scena una nostra vecchia conoscenza: Holly Gibney, colei che aiutò il detective Bill Hodges nella trilogia “Mr. Mercedes – Chi perde paga – Fine turno”. Veniamo informati della morte di Bill e di come Holly abbia continuato in una attività analoga a quella da detective.

La squadra è ora al completo e può ripercorrere tutte le tappe dell'omicidio del quattordicenne, oltre ad altri casi simili.

Forse, per risolvere questi crimini, è davvero necessario lasciare perdere le indagini classiche, aprire un poco la mente perché, se la spiegazione non può essere razionale, allora dovranno lasciare spazio all'irrazionale.

King prende spunto da una leggenda, scritta sotto forma di favola per bambini e, come sempre, sa trarne un libro che vale la pena di leggere.

Fra thriller e horror, il nuovo romanzo di King ci offre dei personaggi ben definiti, accompagnandoli con altri che già conosciamo e al quale abbiamo avuto già modo si affezionarci.

di Miriam Ballerini

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