Simone Cristicchi scuote la prima serata del Festival di Sanremo 2019. Motta non prende, presentatori arruffoni

SANREMO - Giunge quest’anno all’edizione numero 69 il Festival di Sanremo, l’evento musicale italiano più atteso dell'anno. Ad affiancare Claudio Baglioni sul palco, Virginia Raffaele e Claudio Bisio, entrambi visibilmente emozionati nella prima serata della kermesse canora; da cornice una scenografia minimale e un filino tecnologica, blu imperante.

E il Festival diventa un viaggio, un  percorso musicale unico che unisce tutti gli italiani. Il Festival si apre con Baglioni, Bisio e Raffaele che sopra a una pedana, cantano "Voglio Andar Via", storica canzone del repertorio del cantautore romano. Il titolo un rischio che sorprende, penseranno in molti.... Francesco Renga inizia la gara  con il suo brano “Aspetto che torni”, un classico rockeggiante,  autobiografico,  quasi atteso. Seguono Nino D’Angelo e Livio Cori  con “Un’altra luce”, con melodia napoletana e un mix di ritmo arabeggiante e arrangiamenti "culturali" (manca solo O' Vesuvio e sta tutt'appost) e poi Nek con “Mi farò trovare pronto”, buono lo stile dell'amore sanremese, orecchiabile  e buono come sempre l'impegno.

Seguono i The Zen Circus con "L’amore è una dittatura", un amore non convenzionale e pezzo assai difficile, e  Il Volo con "Musica che resta", un classicone melodico all'italiana ma la voce incanta.

Con Loredana Bertè e la sua "Cosa ti aspetti da me"  finalmente il Festival si accende con ritmo e un possibile tormentone. Brava!

Il primo ospite della serata è Andrea Bocelli, che duetta prima con Baglioni e poi con il figlio Matteo, violini e viole, l'atmosfera si fa emozionante ma stenta a decollare. Sale sul palco Daniele Silvestri con il rapper Rancore, cantano "Argento Vivo",  puro disagio giovanile, quasi un pugno nello stomaco, colpisce e colpirà soprattutto molti genitori.

Bisio spezza con un monologo politico giocando tra i titoli delle canzoni del "dirottatore" e il problema dei migranti. Il pubblico però non ride, le polemiche si dissolvono con le canzoni e la questione migranti purtroppo resta.

Federica Carta e Shade cantano “Senza farlo apposta”, la solita melodia già sentita, ma che alla radio potrebbe funzionare. Il Festival riprende tono e fiato con il cantante Ultimo e il suo pezzo "I tuoi particolari", il rimpianto per un  amore finito che incanta e trascina il pubblico.

La tuttofare Raffaele travestita da Mary Poppins in gag con Favino travestito da Freddy Mercury convincono poco, ma del resto siamo pur sempre in clima carnevalesco. Queen, Mary Poppins e Sister Act non trovano un nesso logico, nemmeno con "i due coccodrilli e l'Orangotango" che cantano Baglioni e Favino e la platea rimane dormiente (gli applausi in effetti sono mosci e centellinati).

Sale sul palco Paola Turci, con "L'ultimo ostacolo",  la voce è colorata e squillante. Il cantautore Motta, si presenta con "Dov'è l'Italia", e prima della pubblicità ce lo chiediamo anche noi, ma l'applauso è forte, che il pubblico si sia risvegliato insieme con le coscienze? I Boomdabash, spingono con un ritmo caliente un po' salentino e un po'  jamaicano con "Per un milione".

Meravigliosa Patty Pravo con Briga, che cantano "Un po' come la vita". Divina e scenografica lei, che nemmeno i problemi tecnici live dell'ultimo secondo riescono a oscurare. Simone Cristicchi quest'anno ci riprova con "Abbi cura di me", il pezzo è lento ma delicato. Finalmente una standing ovation per il Tribute allo scomparso Fabrizio Frizzi che  viene pero' interrotto dal break pubblicitario e ci si interroga su quante pause ci siano state, quasi da perderne il conto.

Applausi per Giorgia, seconda super ospite della serata, riesce sempre ad emozionare.

La Virginia sanremese e Claudio secondo presentano al pubblico Achille Lauro che canta "Rolle Royce", chitarra elettrica calibrata e ritmo particolare che incalza. A seguire, Aria e con "Mi sento bene"; se si sente bene lei, ci sentiamo bene tutti, e cresce la voglia di ballare. Ancora il tema dei migranti, con i Negrita che cantano malessere sociale con "I ragazzi stanno bene" ma le coscienze difficilmente si scuotono. Ancora una pausa pubblicitaria, le intenzioni sono buone ma il ritmo si perde.

È trascorsa da pochi minuti la mezzanotte, e sul palco Claudio Santamaria canta "Nella Vecchia Fattoria", con Baglioni, Bisio e Raffaele. L'amarcord del Quartetto Cetra. Omaggio alla storia della musica italiana con annessa polemica vegana. Ussignurr, esclamerebbe mia nonna se fosse ancora seduta in poltrona.

A Sanremo arriva la voce soul r'n'b' di Ghemon che canta "Rose Viola", voce fluida, attuale e contemporanea. Ancora un po' di pubblicità e la gara prosegue con Einar che canta "Parole Nuove", manca un po' il pezzo ma  il pubblico gradisce. Sul palco è la volta degli Ex-Otago, gruppo rivelazione; cantano "Solo una canzone", la loro musica è interessante, un po' soul, sicuramente alternativa. Siamo al rush finale di questa prima serata, mancano solo 4 concorrenti.

Arriva Anna Tatangelo, con "Le nostre anime di notte". La voce è limpida, sembra perfetta, ma il pezzo è un po' freddo, o forse per l'orario stenta ad arrivare. Segue Irama con "La ragazza dal cuore di latta". Il pubblico finalmente esulta, ma il pezzo è forse un po' troppo classico e sociale. Il penultimo cantante in gara è Enrico Nigiotti con "Nonno Holliwood", una canzone profonda, fragile che lega le generazioni. E siamo finalmente arrivati all'ultimo artista in gara, è ormai notte: Mahmood che canta "Soldi", il testo trap è veloce, lontano dagli stereotipi, molto presente.

Rocco Papaleo sale sul palco per ricordare a tutti il suo Dopofestival.

Finalmente arriva la conclusione con la classifica provvisoria. Tre le fasce di colore:  rossa, coloro che hanno preso meno voti; gialla, senza infamia e senza lode e  blu, coloro che sono stati  i più votati.

Classifica dopo la prima esibizione di tutti i cantanti al Festival di Sanremo 2019

Nella fascia blu, ci sono: Nek, Il Volo, Renga, Bertè, Irama, Ultimo, Silvestri e Cristicchi.

Nella fascia gialla troviamo Arisa, Anna Tatangelo, Patty Pravo e Briga, Nigiotti, Paola Turci Federica Carta e Shade, Negrita e Boomdabash.

Motta, Ex-Otago, Ghemon, Mahmood, The Zen Circus, Achille Lauro, Einar, Nino d’Angelo e Livio Cori nella fascia rossa.

Si chiude così  la prima serata del 69esimo Festival di Sanremo, partito in sordina, con pochi fiori, tante pause e forse un po' troppo lungo, ma in fondo la  gara è appena incominciata.

di Michela Farabella

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