Linee guida Inps: sindrome di Williams, aspetti clinici e valutazione medico legale in ambito assistenziale

ROMA - Dal 4 marzo 2019 i cittadini con sindrome di Williams, malattia genetica rara, sono valutati dalle commissioni mediche Inps, ai fini di invalidità civile ed handicap, con criteri scientifici e uniformi su tutto il territorio nazionale. In tale data, infatti - comunicano dall'Istituto nazionale previdenza sociale - la Commissione Medica Superiore Inps, ha diffuso a tutti i propri Medici una “Comunicazione tecnico-scientifica: la sindrome di Williams. Aspetti clinici e valutazione medico legale in ambito assistenziale”, redatte in collaborazione con l’associazione nazionale che tutela i pazienti affetti da tale sindrome, con conclusioni valutative chiare e rigorosamente motivate:

- per i minori, considerato il deficit cognitivo-comportamentale e l’impegno terapeutico - assistenziale che caratterizzano la sindrome, le linee guida prevedono, in ogni caso, il riconoscimento del diritto all’indennità di accompagnamento per “necessità di assistenza continua per compiere gli atti quotidiani della vita”;

- per gli adulti richiamano a un’attenta valutazione del quadro clinico al fine di riconoscere il diritto all’indennità di accompagnamento quando ne ricorrano i presupposti.

In ogni caso e in ogni età, deve essere riconosciuta la connotazione di gravità di cui all’art. 3, comma 3 della Legge 104/1992.

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