Inquinamento atmosferico a tutela di salute e ambiente, limite massimo dello 0,5% di zolfo per le navi

BRUXELLES - Aria più pulita nel 2020: entra in vigore in tutto il mondo il limite massimo dello 0,5% di zolfo per le navi. La Commissione europea ha comunicato, venerdì 3 gennaio 2019, che dall'1 gennaio 2020 il tenore massimo di zolfo dei combustibili per uso marittimo scende dal 3,5% allo 0,5% a livello globale; in questo modo si riduce l'inquinamento atmosferico a tutela della salute e dell'ambiente.

Le emissioni di ossidi di zolfo SOx prodotte dai motori a combustione delle navi causano le piogge acide e generano polveri sottili che possono portare a malattie respiratorie e cardiovascolari e a una riduzione dell'aspettativa di vita. Adina Vălean, commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: "Il settore dei trasporti marittimi ha portata globale e per ridurre le emissioni servono soluzioni globali.

L'entrata in vigore del limite massimo di zolfo a livello mondiale rappresenta una tappa importante per tutto il settore marittimo e contribuirà a un'ulteriore riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici nocivi, con benefici diretti per molte città e comunità in tutto il mondo, comprese alcune importanti realtà delle nostre coste dell'Europa meridionale. Dimostra inoltre come lo sforzo concertato dell'UE e dell'IMO, insieme al forte impegno del settore, possa portare benefici importanti per l'ambiente e per la salute dei nostri cittadini."

Il commissario responsabile per l'Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevičius, ha aggiunto: "Il Green Deal europeo si propone di realizzare l'obiettivo 'inquinamento zero' per la neutralità climatica e per un ambiente privo di sostanze tossiche. Questo obiettivo dell'UE protegge il benessere dei nostri cittadini e garantisce inoltre un ambiente, mari e oceani sani e puliti nel quadro di un'economia blu sostenibile e senza emissioni di carbonio, che vede l'impegno congiunto di tutte le parti, compreso il settore dei trasporti marittimi. Accogliamo con favore le norme in materia di basso tenore di zolfo a livello globale e nelle zone di controllo delle emissioni, grazie alle quali un maggior numero di cittadini nelle zone costiere dell'UE potrà respirare aria pulita."

La strategia dell'Unione europea per un basso tenore di zolfo è d'esempio a livello internazionale - riporta il comunicato stampa della Commissione europea -.

L'UE agisce con decisione per la riduzione del tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo sin dal 2012 attraverso la direttiva sul tenore di zolfo. Nel 2016 l'Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha mantenuto il 2020 come data per l'entrata in vigore del limite massimo dello 0,5% di zolfo a livello globale.

Inoltre, in alcuni ecosistemi molto fragili come ad esempio il Mar Baltico e il Mare del Nord, designati "zone di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo" (SECA), il tenore massimo di zolfo consentito è stato ridotto allo 0,10% già nel 2015. Grazie a questi limiti più rigorosi, la concentrazione di biossido di zolfo in prossimità delle SECA si è più che dimezzata, a beneficio della salute delle persone nelle regioni costiere e nei porti e con un minimo impatto economico complessivo sul settore.

Vista la positiva attuazione dei limiti ECA (zone di controllo delle emissioni), si attendono risultati analoghi dall'introduzione del limite massimo per il tenore di zolfo a livello globale. L'UE è inoltre attiva nel contesto della convenzione di Barcellona per quanto riguarda la possibile futura designazione da parte dell'IMO di ECA in altre acque dell'Unione, ad esempio nel Mar Mediterraneo.

L'UE si è adoperata per svolgere un ruolo attivo nella lotta contro le emissioni marittime in linea più generale, sia entro i propri confini che su scala mondiale. Nel 2018 l'IMO ha concordato di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo di almeno il 50% entro il 2050.

L'UE e i suoi Stati membri hanno svolto un ruolo di mediazione determinante per la conclusione di un accordo in questo settore che, attualmente, è responsabile del 2-3% delle emissioni globali di CO2. In sede di IMO sono già in corso discussioni per tradurre l'accordo in misure concrete.

Per contrastare l'inquinamento da plastica nei nostri oceani l'UE ha adottato nuove norme sugli impianti portuali di raccolta, che assicurano che i rifiuti generati a bordo di imbarcazioni o recuperati in mare siano raccolti e trattati nei porti.

L'UE sta inoltre collaborando con l'IMO per affrontare le questioni relative alle acque di scarico dei sistemi di post-trattamento utilizzati dalle navi. L'obiettivo è garantire la piena sostenibilità di tali sistemi, eventualmente fissando norme più rigorose e uniformi.

Il Green Deal europeo, presentato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel dicembre 2019, definisce inoltre ulteriori azioni volte ad accrescere la sostenibilità dei trasporti marittimi, ad esempio l'estensione del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell'UE al settore
marittimo.

I trasporti marittimi hanno un impatto diretto sulla qualità dell'aria in molte città costiere europee. I gas di scarico delle navi costituiscono una fonte importante di inquinamento atmosferico, anche a causa delle emissioni di ossidi di zolfo derivanti dall'olio combustibile utilizzato. Gli ossidi di zolfo sono nocivi per le vie aeree umane e rendono difficoltosa la respirazione.

Il tenore di zolfo degli oli combustibili tradizionalmente utilizzati per la propulsione può arrivare fino  al 3,50%; a titolo comparativo, si pensi che il tenore di zolfo dei combustibili utilizzati per gli autocarri e le autovetture non deve superare lo 0,001%. La direttiva sul tenore di zolfo del 2012, riveduta nel 2016, ha ridotto le emissioni di SOx fissando un tenore massimo di zolfo consentito per i combustibili per uso marittimo e ha integrato nel diritto dell'UE nuove norme stabilite dall'Organizzazione marittima internazionale, applicabili sia all'interno che all'esterno delle aree protette a livello regionale.

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