Il provvedimento trae origine - spiegano i carabinieri - da un’indagine condotta da personale del Nucleo investigativo, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, tesa ad individuare le responsabilità riferibili alla morte di Anna Polizzi, nata Santa Caterina Villarmosa (Cl) il 03.05.1932, deceduta in data 29.07.2017 presso la citata casa di riposo sita in San Cataldo (Cl).
Tale decesso apparve da subito “anomalo”, potendosi configurare l’ipotesi di maltrattamenti verso l’anziana donna quando questa era in vita giacché, immobilizzata a letto, le venivano somministrati dei medicinali, in dosi maggiori, per farla stare tranquilla.
Dal successivo esame autoptico e tossicologico operato dal Ctu emergeva una somministrazione del farmaco a base di “promazina”, psicofarmaco neurolettico che si prescrive ai pazienti con problemi schizofrenici e molto agitati, somministrato a Polizzi poche ore prima del decesso. Le risultanze emerse dall’esame tossicologico indicavano la possibilità che all’anziana il farmaco contente “promazina” fosse stato somministrato all’interno della “Casa Serena”, causandone il decesso per aritmia maligna.
Nel corso delle indagini venivano raccolti elementi circa:
a) la responsabilità dell’amministratore per il decesso dell’anziana, in concorso con altro soggetto allo stato ignoto, per aver omesso di assumere un infermiere professionale per l’applicazione delle terapie farmacologiche ai clienti della struttura;
b) la gravità delle condotte ai danni di soggetti ricoverati da parte dei gestori e del personale della Casa di Riposo;
c) le numerose irregolarità sulla gestione della struttura, sull’assistenza agli anziani, sulla somministrazione delle terapie farmacologiche nonché sul trattamento umano.
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