Mario Draghi prende in giro le guide turistiche, una ulteriore mazzata

ROMA - Le guide turistiche deluse dalle prime mosse del Governo Draghi. I ristori al settore turistico? Meno di quanto promesso. Stando alle indiscrezioni, chi si aspettava un cambio di passo sui “ristori” al settore turistico da parte del Governo, resterà deluso. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi (secondo l’ultima bozza del decreto Sostegno), non solo non ha in mente alcuna sorta di perequazione, cioè una compensazione di eventuali penalizzazioni subite nel 2020 che sono del 100%, ma non intende riconoscere indennizzi e ristori diversi da quelli del precedente Governo, il Conte bis.

“Pare proprio una presa in giro, una ulteriore mazzata che andrebbe a colpire un settore già in ginocchio”, afferma Adina Persano, presidente della Angt, l’Associazione nazionale delle guide turistiche. “I contributi non sarebbero infatti parametrati alle perdite effettive dell’intero anno 2020, ma terrebbero conto solo dell’andamento dei mesi di gennaio e febbraio 2021 rispetto al corrispettivo bimestre dell’anno 2019”.

Anche le percentuali di ogni eventuale ristoro risulterebbero invariate, resterebbe fissa al 20 percento la quota di sostegno alle imprese più piccole, dal giro d’affari sotto i 400mila euro annui.

“Sarà difficile in parecchie zone d’Italia, riferendosi ai soli mesi di gennaio e febbraio, sostenere per molte attività una perdita d’esercizio almeno del 33%, la soglia minima necessaria per ottenere un sostegno”, sottolinea Persano. “La macchina del turismo, escludendo qualche raro esempio, presenta un andamento di tipo stagionale: punta alla primavera, rafforzando l’offerta globale nei mesi caldi dell’estate. Ecco perché si deve considerare un intero anno e non solo 2 mesi. Invece il Governo è come se si preoccupasse solo del mondo della montagna e degli impianti sciistici.”.

La verità è sotto gli occhi di tutti: il mondo del turismo, delle guide turistiche e dello spettacolo, di attori e musicisti e artisti, a causa della pandemia da Covid-19, è assolutamente fermo, paralizzato da oltre un anno: musei e teatri sono tristemente chiusi, non c’è pubblico nemmeno al Teatro Ariston del Festival di Sanremo. Infine, scomparirebbe ogni traccia dell’esonero “parziale o totale” dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributivi promesso lo scorso anno dal Governo Conte. Nelle bozze la sanatoria, in questo caso per le attività che nel 2020 abbiano registrato un calo del fatturato almeno del 33% rispetto al 2019, si limiterebbe all’abbattimento di sanzioni e interessi richiesti con le comunicazioni di irregolarità riguardo alle dichiarazioni relative ai periodi di imposta 2017 e 2018. Sul fronte delle scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali (sospesi fino al 30 aprile) la tregua è invece già finita: dall'1 marzo è ripartita infatti la macchina delle riscossioni, con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate “entro il sessantesimo giorno” dal termine della sospensione. Insomma tutto continua come prima, forse anche peggio di prima.

Angt (Associazione nazionale guide turistiche)

Ricerche Correlate

Commenti

CINQUEW NEWS
è un
Giornale Online Gratuito
senza contenuti a pagamento.
Per eventuali offerte
CLICCARE LA PAROLA DONAZIONE
QUI SOTTO
E COMPLETARE LA PROCEDURA