BOLOGNA - L'Università di Bologna ha lottato fin dal primo giorno, fin da quel lontano 7 febbraio 2020, perché i diritti di Patrick Zaki fossero rispettati e per ribadire il suo sostegno ai diritti fondamentali della persona, alla libertà di parola e di insegnamento, e il valore ineguagliabile del pensiero critico.
Oggi siamo pieni di gioia per la scarcerazione di Patrick Zaki e per i suoi cari. Ma continueremo a lottare e a farci sentire fino a quando non potremo accogliere nuovamente Patrick a Bologna. Fino a quando la sua grande comunità, quella dell'Alma Mater, non potrà nuovamente riabbracciarlo.
Sappiamo bene però che non è finita: il processo a carico di Patrick continua. E di conseguenza continuerà anche il nostro impegno e la nostra mobilitazione.
Dopo 22 lunghissimi mesi di prigionia, il nostro studente Patrick Zaki potrà finalmente uscire dal carcere: è un primo segnale positivo in questa vicenda che si protrae da troppo tempo.
Quello di oggi è un passo avanti importante dopo quasi due anni di detenzione, soprattutto perché permetterà finalmente a Patrick di abbandonare le opprimenti condizioni di vita dettate dalla reclusione e ritrovare i suoi affetti e la sua famiglia.
Giovanni Molari (Rettore dell'Università di Bologna)
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