GUBBIO - Dalla nascita della pittura en plein air all’eredità artistica del movimento. Alle Logge dei Tiratori di Gubbio si potranno ammirare oltre 70 opere dei grandi protagonisti della storia dei Macchiaioli, una rivoluzionaria stagione dell’arte italiana e francese dell’Ottocento. Si annuncia un autunno di eventi culturali di rilievo per la città di Gubbio. Dal 4 novembre 2023 al 3 marzo 2024 le Logge dei Tiratori ospiteranno la grande mostra “I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia”, dedicata ad uno dei movimenti più importanti e più celebri della scena culturale italiana nella seconda metà dell’Ottocento. I Macchiaioli, infatti, hanno proposto ricerche pittoriche d’avanguardia che per molti aspetti hanno anticipato, con sorprendente modernità, quelle proposte successivamente dagli impressionisti francesi. Si potranno ammirare oltre 70 opere dei grandi protagonisti di questa rivoluzionaria stagione artistica quali Signorini, Fattori, Abbati, Lega, Cabianca, Sernesi in dialogo con quelle di alcuni dei rappresentanti della Scuola di Barbizon, quali Corot, Daubigny, Troyon, Rousseau.
La mostra, curata da Simona Bartolena, è prodotta e realizzata da Navigare Srl in co-produzione con Diffusione Cultura con il patrocinio del Comune di Gubbio e il sostegno della Fondazione Perugia, in collaborazione con Land, ViDi cultural e ONO arte contemporanea. Partner dell’evento sono l’Istituto Italiano Design di Perugia, l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, Fondazione Università delle Arti e Mestieri, con il contributo del travel partner Trenitalia. Media partner sono Radio Kiss Kiss, Perugia Today, Terni Today e Sky Arte.
«La mostra – afferma la curatrice Simona Bartolena – permetterà ai visitatori di immergersi in un momento storico e culturale molto vivace. A Gubbio si dipanerà un suggestivo racconto che farà rivivere un ventennio d’oro dell’arte italiana, tra l’esperienza a Barbizon e le gustose caricature realizzate al Cafè Michelangelo, tra scene nei campi e un pomeriggio a Montemurlo. Lo spettatore della mostra scoprirà, mediante citazioni, stralci di racconti scritti, approfondimenti biografici e spiegazioni tecniche, la vera importanza storico-artistica della pittura macchiaiola, troppo spesso nota solo per la piacevolezza delle sue tavolette».
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