Ancodis, Associazione nazionale collaboratori dirigente |
L'Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici
Ancodis è l'Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici che sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei collaboratori dei ds e figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche: i collaboratori del ds individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, i responsabili di plesso che consentono alle sedi distaccate di funzionare, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i coordinatori didattici, i coordinatori di dipartimento, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neoimmessi, i tutor per l’orientamento ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i docenti orientatori ai sensi del decreto MIM 63 del 5/4/2023, i referenti di sistema (Inclusione, Covid19, Pon, Erasmus, Pcto, Privacy, Intercultura, Bullismo e cyberbullismo, Invalsi, Istruzione parentale, Istruzione ospedaliera, Istruzione carceraria, mobility manager).
Lavoro professionale di oltre 100000 donne e uomini fondamentale per l'offerta formativa
Occorre – secondo quanto scritto nell’Art. 36 della Costituzione italiana - dare meritata attenzione alla qualità e quantità di lavoro professionale di oltre 100000 donne e uomini, fondamentale per lo sviluppo dell’offerta formativa e per l’efficienza dei servizi alla comunità scolastica Ancodis ritiene ineludibile nel prossimo Ccnl l’individuazione di una nuova area professionale aperta ai collaboratori del dirigente scolastico e alle figure di sistema previste dalle vigenti normative che concorrono quotidianamente alla progettazione dell’offerta formativa e sono soggetti protagonisti (non comparse!) che si distinguono dagli altri docenti per l’assunzione di deleghe e di responsabilità, si occupano di progettare idee, di programmare i tempi, di monitorare i processi, partecipano nelle sedi formali ed informali al confronto, alla verifica e alla valutazione. È necessario formalizzare la “squadra dell’autonomia” presente in ciascuna scuola, impegnata al fianco del ds e del dsga, che si mette al servizio della propria comunità scolastica, che rappresenta di fatto la componente intermedia tra la dirigenza e i docenti nel funzionamento organizzativo e progettuale.
Riconoscere pari dignità alle forme di lavoro espletate nella funzione docente
Nel prossimo atto di indirizzo il Ministro assuma l’iniziativa politica di un’importante innovazione contrattuale che riconosca pari dignità alle forme di lavoro espletate nella funzione docente, nell’azione amministrativa e nel funzionamento organizzativo, che cancelli l’indifferenza nei confronti di decine di migliaia di docenti considerati oggi “abitanti sospesi della terra di mezzo” (Venuti, Dirigere la scuola) che testimoniano – nei diversi ruoli e spesso con lunga esperienza - la complessità della scuola vera che, come riconosce autorevolmente il professore Paletta (2020), ”senza il generoso impegno l’attuale modello organizzativo formale non potrebbe funzionare”. Allora – come hanno scritto Campione e De Anna (2020) - considerato “quel diversamente indaffarato lavoro docente” si valorizzino contrattualmente queste risorse professionali che invece oggi sono mortificate “entro un comune e anonimo contenitore incapace di ospitarne la flessibilità, la creatività, la variabilità di parametri organizzativi”.
La scuola dei prossimi decenni non può restare con una struttura organizzativa pensata nel passato
Riteniamo di dover richiamare quanto scritto dal presidente di Ancodis sul numero 1 del 2021 della “Rivista dell’istruzione” diretta dal dottore Cerini “L’attuale CCNL sacrifica la visione della scuola fondata sulla valorizzazione professionale di tanti docenti che vogliono emergere nella didattica, nella formazione e nella collaborazione (al ds)! Non è portatore della visione di una scuola fondata sul valore e sul merito: manca un’idea moderna di scuola dinamica e aperta alle opportunità per tutti i suoi operatori”. E il presidente Rosolino Cicero nello stesso articolo auspica “il tempo di un patto etico tra tutte le componenti impegnate nel rinnovamento del sistema scolastico che - fondato su una storica ed indiscussa tradizione - si apra a quelle innovazioni giuridiche e contrattuali capaci di integrare nuovi modelli didattici e moderne azioni organizzative con al centro sempre i bisogni formativi delle nuove generazioni”. “La scuola dei prossimi decenni – conclude Cicero - non può restare con una struttura organizzativa pensata nel passato che non può essere considerata più adatta nel presente e meno che mai confermata nel futuro. Dare una nuova identità contrattuale, prevedere una specifica formazione, dare la possibilità di una carriera differenziata sono obiettivi che contribuiscono a completare il percorso dell’autonomia scolastica così come disegnata all’art. 5 del d.P.R. 275/1999”.
di Ancodis (Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici)
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