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Don Oscar Romero raffigurato nel murales e Lorenza Morello |
TORINO - Morto un Papa? La notizia del giorno (e non si esaurirà di certo oggi) è indubbiamente la dipartita di Jorge Mario Bergoglio e la mia mente subito va a un altro uomo di Chiesa, forse meno conosciuto ma che tanto si è battuto per gli ultimi, vi sto parlando di don Oscar Romero, raffigurato nel murales accanto a me (foto in alto) in una piazza di San Salvador (capitale dello Stato di El Salvador, chiamata “la pulce del Centro America” per la sua povertà, è ancora oggi uno degli stati più militarizzati al mondo). Ebbene, come Óscar Arnulfo Romero y Galdámez (Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 - San Salvador, 24 marzo 1980) arcivescovo cattolico di San Salvador, capitale di El Salvador fu barbaramente ucciso a causa del suo impegno nel denunciare le violenze della giunta militare del suo Paese, da un sicario degli squadroni della morte agli ordini del Governo, mentre stava celebrando la messa nella cappella di un ospedale.
Fior di vaticanisti e studiosi del culto che affermano che il Papa fosse rimasto Ratzinger
Ora, io che non credo nella santità degli uomini, sono però fermamente convinta che don Romero fosse un uomo davvero portatore di un messaggio di pace e speranza, che ha pagato con la propria vita la lotta ai mali di questo mondo. Bergoglio lo dichiarò santo nel 2018, per chi da peso ai titoli umani conferiti da altri esseri umani. Per quanto poi attiene invece alla dipartita di Francesco, molte cose sono state dette, si dicono e si diranno. Vedremo nei prossimi giorni se terrà ancora piede il dibattito durato anni su chi fosse davvero il Papa, in quanto sebbene i media main stream abbiano cercato di celare la notizia, ci sono fior di vaticanisti e studiosi del culto che affermano che il Papa fosse rimasto Ratzinger, che non avrebbe mai rinunciato al “munus” ma solo al “ministerium” e con ciò potete immaginare le implicazioni: a essere morto oggi non sarebbe il Papa ma semplicemente il cardinale Bergoglio. Ma vi è di più, se passasse la tesi che egli non è mai stato Papa, ciò inficerebbe tutte le nomine cardinalizie (nonché i Santi, ma quelli non votano) e immaginate voi cosa ne sarebbe del conclave e delle logiche di potere che da sempre lo governano.
Emanuela Orlandi sta in cielo
Papa o meno, di Bergoglio molte cose passeranno alla storia. Molte sono state già dette, altre forse sarebbe meglio non dirle… Me ne vengono a mente tre, che ciascuno di noi può leggere come meglio ritiene. La prima, le relazioni di Bergoglio e la Giunta di Videla negli anni Settanta; la sua posizione di chiusura per il Covid e il mai svelato mistero alla famiglia Orlandi, pur lui avendo dichiarato di sapere che “Emanuela sta in cielo”. Io, da semplice cristiana, porgo un saluto e una preghiera all’uomo, qualsiasi sia stato il suo ruolo -che mi interessa marginalmente-. Sono certa che di queste cose adesso avrà modo di rendere conto all’Altissimo (in cui io credo profondamente) e ai desaparecidos che, sicuramente, siedono alla destra del Padre.
di Lorenza Morello
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