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Carabinieri di Siracusa in difesa degli anziani |
CANICATTINI BAGNI - Venerdì sera, 9 maggio 2025, i carabinieri della stazione di Canicattini Bagni e dell’Aliquota operativa della compagnia di Noto, con l’ausilio di personale della locale Polizia municipale, hanno arrestato in flagranza di reato per tentata truffa e resistenza a pubblico ufficiale due catanesi, un 30enne con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e un 21enne. I due uomini, in trasferta da Catania, hanno tentato di perpetrare la cosiddetta “truffa del sedicente carabiniere” nei confronti di un anziano di Canicattini Bagni: nel corso della prima telefonata i truffatori, spacciandosi per carabinieri, hanno riferito all’uomo di un grave incidente stradale che avrebbe causato la figlia asserendo che, per evitarle l’arresto, doveva essere immediatamente consegnata un’ingente somma di denaro in contanti all’uomo che a breve si sarebbe presentato a casa. L’uomo, intuito il raggiro, ha chiamato i carabinieri della stazione di Canicattini Bagni che, immediatamente intervenuti, hanno sorpreso il 30enne che nel frattempo aveva raggiunto l’abitazione della vittima pensando di ritirare il denaro.
Chiunque può potenzialmente diventare vittima di questi reati
Alla vista dei carabinieri il complice 21enne ha tentato una rocambolesca quanto inutile fuga a bordo di un’utilitaria venendo immediatamente fermato e tratto in arresto. L’episodio conferma l’utilità e l’importanza della campagna di prevenzione condotta dall’Arma dei carabinieri attraverso l’attività informativa e di comunicazione al cittadino da parte dei comandanti di stazione nei luoghi di aggregazione degli anziani. Il fenomeno rimane particolarmente diffuso, insidioso e subdolo perché si tratta di un reato che, oltre a causare un danno patrimoniale alle vittime, incide direttamente anche sulla sfera psicologica innescando l’auto colpevolizzazione, l’accrescimento del senso di insicurezza e impotenza condizionando lo stile di vita, ma insieme è possibile prevenirne la commissione. Nella considerazione che chiunque può potenzialmente diventare vittima di questi reati, si raccomanda, anche solo in caso di dubbio, di contattare immediatamente e senza alcun imbarazzo il numero di emergenza 112 o la stazione carabinieri più vicina per richiedere un intervento, avere semplicemente un chiarimento o ricevere un tempestivo supporto, senza lasciare entrare in casa nessuno o consegnare denaro. In questa circostanza proprio la lucidità e la tempestività con cui il cittadino ha chiamato i carabinieri gli ha consentito di evitare di diventare vittima di una truffa contribuendo così a sventarne numerose altre. Gli indagai sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
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