MILANO - Sala AcomeA. Teatro Franco Parenti , Milano. Dal 23 ottobre al 4 novembre 2018, Ferdinando, di Annibale Ruccello; con Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, regia Nadia Baldi. Nadia Baldi firma la regia di Ferdinando, il testo forse più famoso di Annibale Ruccello, andato in scena per la prima volta il 28 febbraio 1986.
Donna Clotilde, baronessa borbonica, si è rifugiata in una villa della zona vesuviana, scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. È con lei una cugina povera, Gesualda, che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera. I giorni trascorrono uguali, tra pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, Don Catellino, un prete coinvolto in intrallazzi politici. Nulla sembra poter cambiare il corso degli eventi, finché non arriva Ferdinando, un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza “morbosa e strisciante”. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.
Ferdinando contiene notevoli elementi espressivi per una realizzazione teatrale delle emozioni umane specchiandosi nella tagliente forza di una storia che attraverso il teatro ruoti intorno al disvelamento di una serie di segreti. Ferdinando si concentra su quello che è forse il più insondabile mistero: la mente umana. Nasce così in me l’esigenza di indagare il possibile e impossibile mondo creativo che le donne sanno attuare quando i freni inibitori e culturali non hanno più il loro potere censurante.Tutti i personaggi in una prima fase si presenteranno nel loro quotidiano per poi disvelare geniali strategie e stupefacenti mondi interiori. Lo spettacolo si incentrerà su un’indagine minuziosa, sul cogliere le sottigliezze dei gesti, degli sguardi, dei corpi in agguato. Racconterà la singolare dinamica attraverso la quale gli oggetti divengono padroni dei luoghi, mentre le fantasie interiori dei personaggi diventano padroni della loro esistenza fino a spingerla verso una dimensione surreale, comica, drammatica e imprevedibile: esiste sempre una connessione tra noi e i luoghi, tra noi e gli oggetti, tra noi e la memoria. Le follie e gli incroci amorosi contenuti nella trama emergeranno come elementi contemporanei e modernissimi che da sempre regolano la potenza dei sogni e degli affetti presenti nella storia dell’umanità. Ferdinando mette in luce le connessioni esistenziali fra dramma e malinconia, comicità e solitudine, sottolineando tali contrasti attraverso un uso di una messinscena che mira a svelare gli opposti sentimentali disseminati in tutte le esistenze. Nadia Baldi
Sala AcomeA. Dal 23 ottobre al 4 novembre 2018, Ferdinando, di Annibale Ruccello; con Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, regia Nadia Baldi, costumi Carlo Poggioli, scenografia Luigi Ferrigno, consulenza musicale Marco Betta, aiuto regia Rossella Pugliese, organizzazione Sabrina Codato, progetto luci Nadia Baldi, foto in videoproiezione Davide Scognamiglio, produzione Teatro Segreto. Orari spettacolo: martedì h 20:30; mercoledì h 19:15; giovedì h 20:00; venerdì h 20:30; sabato h 21:00; domenica h 15:45.
Ferdinando contiene notevoli elementi espressivi per una realizzazione teatrale delle emozioni umane specchiandosi nella tagliente forza di una storia che attraverso il teatro ruoti intorno al disvelamento di una serie di segreti. Ferdinando si concentra su quello che è forse il più insondabile mistero: la mente umana. Nasce così in me l’esigenza di indagare il possibile e impossibile mondo creativo che le donne sanno attuare quando i freni inibitori e culturali non hanno più il loro potere censurante.Tutti i personaggi in una prima fase si presenteranno nel loro quotidiano per poi disvelare geniali strategie e stupefacenti mondi interiori. Lo spettacolo si incentrerà su un’indagine minuziosa, sul cogliere le sottigliezze dei gesti, degli sguardi, dei corpi in agguato. Racconterà la singolare dinamica attraverso la quale gli oggetti divengono padroni dei luoghi, mentre le fantasie interiori dei personaggi diventano padroni della loro esistenza fino a spingerla verso una dimensione surreale, comica, drammatica e imprevedibile: esiste sempre una connessione tra noi e i luoghi, tra noi e gli oggetti, tra noi e la memoria. Le follie e gli incroci amorosi contenuti nella trama emergeranno come elementi contemporanei e modernissimi che da sempre regolano la potenza dei sogni e degli affetti presenti nella storia dell’umanità. Ferdinando mette in luce le connessioni esistenziali fra dramma e malinconia, comicità e solitudine, sottolineando tali contrasti attraverso un uso di una messinscena che mira a svelare gli opposti sentimentali disseminati in tutte le esistenze. Nadia Baldi
Sala AcomeA. Dal 23 ottobre al 4 novembre 2018, Ferdinando, di Annibale Ruccello; con Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, regia Nadia Baldi, costumi Carlo Poggioli, scenografia Luigi Ferrigno, consulenza musicale Marco Betta, aiuto regia Rossella Pugliese, organizzazione Sabrina Codato, progetto luci Nadia Baldi, foto in videoproiezione Davide Scognamiglio, produzione Teatro Segreto. Orari spettacolo: martedì h 20:30; mercoledì h 19:15; giovedì h 20:00; venerdì h 20:30; sabato h 21:00; domenica h 15:45.
Ricerche Correlate