Micrologus, in prima linea nel processo di riscoperta della musica medievale, al Teatro Vittoria di Torino

TORINO - Lunedì 10 dicembre 2018 (Teatro Vittoria, ore 20), per la serie L’altro suono dedicata alla musica antica, torna all’ Unione Musicale l’ensemble Micrologus, da trentacinque anni in prima linea nel processo di riscoperta della musica medievale e capace di infondere uno spirito nuovo e attuale al modo di eseguire questo repertorio. «Il nostro percorso di musicisti si è sempre avvalso di due binari, afferma Patrizia Bovi, la voce femminile del gruppo: da una parte la ricerca che si sviluppa su diversi piani, dall’altra la coscienza di essere interpreti di oggi».

Fondato nel 1984 dai musicisti umbri Patrizia Bovi, Goffredo DegliEsposti, Gabriele Russo e Adolfo Broegg (1961-2006), l’ensemble ha realizzato numerosi drammi sacri e sacre rappresentazioni medievali, più di trenta spettacoli, anche in forma teatrale, eseguiti in tutta Italia, Europa, Canada, Marocco e Giappone. Oltre venticinque sono i progetti discografici, alcuni dei quali hanno ottenuto riconoscimenti dalle riviste specializzate: Diapason d’Or de l’Année nel 1996 e nel 1999, The Best of 2000 Award di Goldberg, premio Biggest Surprise del “Boston Globe” nel 2009.

Micrologus esegue musica per il teatro, la danza, il cinema (ha realizzato, tra l’altro, la colonna sonora del film Mediterraneo di Gabriele Salvatores) e le sue collaborazioni si estendono anche a sperimentazioni con importanti artisti contemporanei, dai Fratelli Mancuso, al Banco del Mutuo Soccorso, a Vinicio Capossela, anche con operazioni dichiaratamente cross over come quella con Daniele Sepe e la sua band jazz rock .

Per il concerto di Torino Micrologus porta in scena le Cantigas de Santa Maria, uno dei più importanti documenti della poesia religiosa in musica dell’Europa Medievale. Si tratta di una raccolta di oltre quattrocento brani di più poeti-musicisti, voluta dal Re Alfonso X di Castiglia e redatta in un preziosissimo codice della fine del XIII secolo. Micrologus propone una scelta di cantigas in lingua gallego-portoghese, il cui argomento è la narrazione dei miracoli della Vergine, accompagnate da versioni strumentali delle monodie spagnole: una nuova lettura del repertorio secondo i più recenti studi musicologici, insieme a una particolare attenzione per le tecniche esecutive più raffinate della musica tradizionale colta, applicate sia al canto sia all’esecuzione strumentale. «Fondamentale per la nostra interpretazione è stato l’interesse verso le forme di cultura tradizionali che portano con sé gli insegnamenti di un passato. Ritrovando la sua funzione originale automaticamente la musica si attualizza perché se ne riscopre il senso e la vitalità».

I musicisti dell’ensemble Micrologus sono stati tra i primi a contribuire alla riscoperta della musica medievale. Infatti, attraverso la ricerca e lo studio delle fonti dirette e indirette è oggi possibile basare l’interpretazione della musica medievale su verosimili ipotesi di prassi esecutiva ed in generale di estetica musicale. La ricerca delle fonti, le indagini storiche, paleografiche, organologiche e iconografiche (che hanno permesso, in certi casi, di ricostruire strumenti musicali unici), lo studio e la comparazione dell’etnomusicologia sono alla base del lavoro dell’ensemble Micrologus. Bisogna ricordare che proprio le ricerche etnomusicologiche hanno contribuito a rilanciare l’interpretazione della musica medievale, sia per quanto riguarda la riscoperta di particolari tecniche esecutive, vocali e strumentali, sia per chiarire problematiche d’intonazione nella modalità e nella polifonia: è infatti opinione, da più parti condivisa, che le culture musicali di tradizione orale conservino caratteristiche molto arcaiche assimilabili in linea di principio ad alcuni aspetti della musica antica e in particolare di quella medioevale. Inoltre, ritenendo fondamentale la ricostruzione della funzione della musica medievale, sia per chi esegue sia per chi ascolta (all’epoca non esisteva il “concerto” vero e proprio), tutti i musicisti del Micrologus hanno partecipato alle varie Feste Medievali, prima fra tutte quella del Calendimaggio di Assisi, in cui l’evento musicale è oggi ricollocato nel proprio spazio sonoro e temporale: la chiesa (ovverosia la preghiera e la solennità), la corte (con il canto epico, la lirica d’amore e il ballo), la piazza ( con la festa e il ballo), la strada (con il corteo e la processione religiosa).

Nel 1984, dopo aver fatto musica per alcuni anni alla festa medievale del Calendimaggio di Assisi, Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme ad Adolfo Broegg (1961-2006), decidono di fondare l’Ensemble Micrologus; così insieme realizzano nel corso degli anni oltre 30 diversi spettacoli, alcuni anche in forma teatrale, portandoli in concerto, non solo in Italia, ma anche in Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Marocco, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svizzera, Slovenia, e Ungheria. Al tempo stesso partecipano alle attività del Laboratorio Arte Musica e Spettacolo di Assisi nel quale seguono i corsi e i seminari che li hanno portati alla realizzazione di vari drammi sacri e sacre rappresentazioni medievali.

Sempre negli Anni ottanta hanno seguito le attività del Centro Studi Ars Nova di Certaldo, in cui hanno avuto l’opportunità di conoscere e confrontarsi con le idee dei più prestigiosi professori italiani e stranieri. Micrologus, utilizza fedeli ricostruzioni degli strumenti d’epoca (sempre collaborando direttamente con i vari liutai specializzati) e, nelle esecuzioni in forma di spettacolo teatrale, costumi ed elementi scenografici; ogni anno presenta al pubblico uno o due nuovi spettacoli tematici, alternando musica sacra e profana (dal XII al XV secolo), oltre alle realizzazioni su commissione per i vari festival europei. In alcuni casi si avvale della preziosa collaborazione di eminenti studiosi, come Dinko Fabris (Dipartimento di Musica antica – Conservatorio di Bari) per la collana discografica I Tesori di Napoli, e con i ricercatori del Centre de la Voix dell’Abbaye de Rouyamont.
Nel 2002 ha avuto l’opportunità di registrare le musiche del Libre Vermell de Montserrat direttamente - primo gruppo nella storia - nell’antico monastero di Montserrat in Catalogna.

In collaborazione con l’Abbaye de Rouyamont (dove è stato in residenza nel 2002-2003) ha messo in scena l’opera Li Gieus de Robin et de Marion” (fine XIII sec.), con la regia di Jean François Dusigne, con cui l’ensemble è stato in tour in Francia e altri paesi europei.

Nel 2003 ha prodotto, su commissione de La Cité de la Musique di Parigi, Nostra Donna, un nuovo spettacolo multimediale sulle Cantigas de Santa Maria con la regia di Toni Casalonga.

Micrologus è stato invitato dal Flanders Festival-Antwerpen come “ensemble in residenza” per Laus Polyphoniae 2004, dove si è esibito con la nuova produzione Festa Fiorentina…per contar di frottole e con un nuovo programma su Zachara da Teramo, preparato in collaborazione con Francesco Zimei, di cui è stata effettuata una registrazione discografica. Le loro collaborazioni si estendono anche a sperimentazioni con importanti artisti contemporanei: recentemente, hanno registrato con Daniele Sepe, eccezionale sassofonista e compositore napoletano, il cd Kronomakia, una elettrizzante contaminazione tra il Medioevo e il jazz-rock.

Dal 2007 al 2009 Micrologus è stato in tour con la compagnia belga di Toneelhuis con lo spettacolo di teatro-danza Myth, del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui.

Nel 2009, con il libro-cd Aragòn en Nàpoles ha ricevuto il premio “Biggest Surprise” dal Boston Globe, nella lista top classical albums dell’anno.

Da dicembre 2009 ha iniziato la sua attività didattica a Spello (Pg), presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”, dove è allestita la mostra permanente Liuti e strumenti a corde dal Medioevo ai nostri giorni. Da alcuni anni l’Ensemble Micrologus tiene corsi e stage sull’interpretazione della musica medievale in collaborazione con Festival di Urbino, La Cité de la musique (Parigi), l’Abbaye de Rouyamont, Il Festival di Jaroslaw (Polonia) e molti altri.

Tra le ultime partecipazioni ricordiamo quella al Festival Oude Muziek di Utrecht, in Messico per il Festival del Centro Historico, oltre a vari concerti nelle principali stagioni concertistiche italiane, tra cui Ferrara Musica, Unione Musicale e Teatro Valli di Reggio Emilia.

Micrologus ha registrato 25 cd ed è stato premiato con il “Diapason d’Or de l’Année” in Francia, nel 1996, per il cd Landini e la musica fiorentina, nel 1999, per Alla napolitana (quest’ultimo preparato insieme con i musicisti del Centro di Musica Antica di Napoli La Cappella della pietà de’ Turchini) e un The Best of 2000 Award di Goldberg per il cd Cantico della terra. Numerose sono le registrazioni radiotelevisive per Rai1, Rai2, Radio3, Radio France Culture, Radio France-Musique, ORF Vienna, Radio Suisse e Asahi Television di Osaka.

L’Unione Musicale onlus è stata selezionata dalla Compagnia di San Paolo quale realtà d’eccellenza nel panorama dello spettacolo dal vivo. La stagione I Concerti 2018-2019 è sostenuta inoltre dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione Ferrero.

Serie l'Altro Suono. Micrologus, Patrizia Bovi canto, arpa, tromba medievale, Goffredo Degli Esposti zufolo & tamburo, flauto traverso, cornamusa, Gabriele Russo viella, ribeca, tromba medievale, Simone Sorini canto, chitarra moresca, guinterna.

Madre de Deus Cantigas de Santa Maria del Rey Alfonso X «El Sabio» (Spagna, XIII secolo).

Que bona dona querra (cantiga de loor n. 160)
Ben vennas Mayo (cantiga strumentale n. 6 II)
Madre de Deus (cantiga de festa n. 12)
Qual è a santivigada (cantiga de loor n. 330)
Mui grandes noit’ e dia (cantiga de miragre n. 57)
Nembressete, Madre de Deus (cantiga de loor n. 11 I)
A Madre do que livrou (cantiga strumentale n. 4)
A madre de Jhesu Cristo (cantiga de miragre n. 302)
Quen a Santa Maria/De todo mal/Quantos me creveren (cantigas strumentali n. 138, 308 e120)
O que en coita de morte (cantiga n. 245)
Ontre toda-las vertudes (cantiga strumentale n. 323)
Muito nos fez gran merçee/Como Deus fez vynno d’agua (cantigas strumentali n. 378 e 23)
Muito bon miragre a Virgen (cantiga n. 225)
Nas mentes sempre (cantiga de miragre n. 29)

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