Progressive, rock e metal: al Tatà la band The Circle

TARANTO - Debutto ufficiale per una band di musicisti professionisti pugliesi, attraverso una miscela di progressive, rock e metal. Uno spettacolo senza precedenti bagnerà l’esordio dei The Circle, progetto nato con l’omonimo disco pubblicato nel 2017, recensito anche negli Stati Uniti d'America, e che vedrà il suo primo concerto sabato 4 maggio alle ore 21 nel teatro Tatà in via Grazia Deledda a Taranto.

Brani inediti e un omaggio al rock anni ’70-‘80 con un medley dei pezzi più famosi di Genesis, Yes e Return to Forever. Tappa iniziale di un tour che prevede date in Italia e che strizza l’occhio ai palchi internazionali.

Un gruppo formato di compositori, docenti di musica, strumentisti e produttori. Cinque anime diverse che, unite dal fondatore Dante Roberto, insegnante del conservatorio Paisiello, regalano un viaggio tra note e suoni che sfocia su aspetti filosofici e della fisica, sul tempo rituale, sul pensiero armonico, dalla rinascita nel tarantismo, fino all’idea del tempo circolare. La formazione vede le tastiere e il piano di Roberto, la voce di Fabrizio Tarantino, il basso di Massimo Bozza, batteria e percussioni di Alessandro Napolitano e Jimmy Troccoli alla chitarra. Musicisti di Taranto e Bari che hanno scelto di far vivere melodie che non hanno limiti e che esaltano l’emozione irrazionale, impossibile da descrivere con le parole.

Le radici della band iniziano a spuntare nel 2010, con una formazione diversa che, dopo sette anni di lavoro, incide l’album strumentale distribuito da BTF Editore (che si occupa di artisti come P.F.M. e Banco del Mutuo Soccorso). Ad inizio 2019 Roberto coordina la nuova line-up per la versione live e inserisce la parte cantata all’interno dei brani da lui scritti e che vengono proposti durante il concerto. Testi in italiano e in inglese per una musica senza confini, già apprezzata oltre oceano, che torna al centro del palco. Durante la serata spazio anche a veri e propri gioielli degli anni d’oro del rock come Dancing with the Moonlit Knight dei Genesis e Owner of a Lonely Heart degli Yes.

Alcuni brani nascono circa 25 anni fa e man mano si sono trasformati. Un miracolo che solo la musica può creare perché «Un’idea è valida anche a molta distanza – commenta Dante Roberto – e con il nostro progetto vogliamo ribadire il concetto che il tempo è circolare, è come se tutto accadesse nello stesso momento».

Riportare le sonorità alla vera essenza è l’obiettivo: «Oggi troppo spesso con i brani si parla di politica, cronaca, si lanciano messaggi di propaganda, si pensa più alle parole che a suonare. Ecco, noi vogliamo invece esaltare il ruolo della musica, dandole la giusta veste di unica e vera protagonista».

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