Turismo prima fonte di sostentamento per milioni di cubani

Michela Farabella
Michela Farabella

MILANO - Se ti dicessi: paradisi incontaminati, palme ondeggianti, cocco fresco tra le mani, profumo di rum nell’aria, il suono del mare in sottofondo e tramonti magnetici che sembrano dipinti? Tu cosa ci risponderesti? Prepara la valigia e vola ai Caraibi. Cuba ti aspetta, con le sue spiagge infinite, la sua musica travolgente, i colori pastello delle città coloniali, la storia viva in ogni angolo e la gente sorridente pronta ad accoglierti come un ospite d’onore. Cuba non è la meta sconsigliata da chi è troppo legato alle mode del momento, ma un luogo sicuro (lo scrivono anche dalla Farnesina) ricco di opportunità e, oggi più che mai, una destinazione accessibile per gli italiani che vogliono riscoprire il piacere di un viaggio autentico. Si continua diffondere messaggi poco incoraggianti, spesso basati su vecchi stereotipi o su interessi economici che spingono verso altre mete più redditizie. Ma chi conosce davvero Cuba sa che questa terra offre resort di altissimo livello, dove non manca nulla, e spiagge da sogno.

L’ospitalità è un tratto distintivo della cultura cubana

Scegliere Cuba significa sostenere un’economia che vive di turismo, aiutando migliaia di famiglie cubane a rialzarsi dopo anni di difficoltà legate alle restrizioni economiche e alle sfide globali. Cuba è uno dei Paesi più sicuri del continente americano: la criminalità contro i turisti è quasi inesistente, le pene per chi danneggia un visitatore sono severe e le forze di sicurezza presidiano le aree turistiche più frequentate. L’ospitalità è un tratto distintivo della cultura cubana, tanto che i visitatori vengono trattati come re: chiunque sia stato a Cuba ricorda i sorrisi sinceri, la disponibilità, la musica che risuona ovunque, i balli improvvisati nelle piazze, le chiacchiere sotto i portici dell’Avana o nei bar di Trinidad. E mentre sorseggi un mojito originale, preparato davanti ai tuoi occhi, capisci che sei finalmente nel cuore pulsante dei Caraibi. L’Avana, con i suoi palazzi coloniali e le auto anni ’50 che sfrecciano lungo il Malecón, è un museo a cielo aperto dove ogni strada racconta una storia.

Cuba è una destinazione sicura, attrezzata, emozionante

Trinidad, patrimonio Unesco, è un’esplosione di colori con le sue case basse dai tetti rossi e le stradine di ciottoli. Ma di meraviglie ce ne sono ovunque a Cuba. Non mancano le esperienze autentiche: puoi visitare le piantagioni di tabacco, assistere alla lavorazione dei sigari più famosi del pianeta, scoprire la produzione artigianale del rum, tuffarti tra le barriere coralline per snorkeling e immersioni indimenticabili, oppure semplicemente perderti nella natura incontaminata di parchi nazionali come Topes de Collantes. E per chi ama il turismo culturale, Cuba è una miniera d’oro: musei, teatri, gallerie d’arte e festival di musica, danza e cinema riempiono l’agenda durante tutto l’anno. Il turismo rappresenta la prima fonte di sostentamento per milioni di cubani: hotel, ristoranti, taxi, escursioni, guide, artisti, artigiani e piccole attività vivono grazie ai viaggiatori. Tornare a viaggiare a Cuba significa contribuire a ridare speranza a un popolo che ha sempre dimostrato resilienza e dignità. È un atto di amore verso un Paese che ha tanto da offrire e che oggi più che mai ha bisogno di aprirsi al mondo. Cuba è una destinazione sicura, attrezzata, emozionante. E in un’epoca in cui il turismo consapevole è fondamentale per la ripartenza dei Paesi più colpiti dalle crisi globali. Il viaggio è un diritto. Il sogno caraibico è oggi più reale che mai. Non lasciatevi condizionare.

di Michela Farabella

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