Opera Moderna i Promessi Sposi al Ventidio Basso, Musical Insieme con teatro e testo di Michele Guardì

ASCOLI PICENO - “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…..” chi è che non ricorda l’incipit del più famoso romanzo storico italiano “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Ebbene: il romanzo, nella forma di musical dal titolo "Opera Moderna i Promessi Sposi”, sarà portato in scena sul prestigioso palcoscenico del Ventidio Basso di Ascoli Piceno dalla Compagnia "Musical Insieme” di Porto San Giorgio, il 5 ottobre 2019 alle ore 21,15. L’opera, con le musiche di Pippo Flora, riduzione teatrale e testo di Michele Guardì, regia di Elisa Ravanesi, la direzione artistica del maestro Valerio Marcantoni e le coreografie di Silvia Giacchetti e il corpo di ballo Dance Code, sarà presentata al pubblico di Ascoli Piceno, grazie anche al patrocinio del Comune. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Questa di Ascoli è la nona replica dell’Opera nel giro di un anno: dopo avere riscosso numerosi applausi nei prestigiosi palcoscenici marchigiani e abruzzesi a iniziare dal Teatro Romano di Falerone, al Teatro dell’Aquila e l’Arena Villa Vitali di Fermo, alla Nuova Fenice di Osimo, al Teatro delle Api di Porto sant’Elpidio, al Teatro Alaleona di Montegiorgio e al Parco di Alba Adriatica, ora si presenta al pubblico ascolano.

Gli artisti, tutti talenti naturali, porteranno sulla scena, le emozioni della popolare storia manzoniana.

Una storia senza tempo quella di Renzo e Lucia in cui, nell’intrecciarsi delle storie dei vari personaggi si contrappongono amore e peccato, miseria e ricchezza, prepotenza e compassione, la morte e il perdono. I vari personaggi, don Rodrigo, don Abbondio e la Perpetua, il Griso e i Bravi, l’Azzeccagarbugli, Fra Cristoforo, L’innominato, Agnese la madre di Cecilia, i monatti e i popolani faranno vivere grandi emozioni e per finire un coinvolgente “padre nostro" liberatorio.

È un’occasione da non perdere anche per gli studenti che vivranno un modo più piacevole e accattivante per avvicinarsi al massimo capolavoro manzoniano.

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