L'Istituto di Stephen King per travolgere i lettori con bambini che trionfano sul male della vita

COMO - Sulla quarta di copertina troviamo: “King travolge il lettore con una storia di bambini che trionfano sul male come non ne scriveva dai tempi di “IT”. Entrando nella mente dei suoi giovani. E i suoi giovani sono personaggi, ed entrando nella loro mente crea un senso di minaccia e di intimità magici … Parliamo de l'Istituto, libro di Stephen King (2019 Sperling & Kupfer, 565 pagine).

Non c'è nessuna parola di troppo in questo romanzo perfetto, che dimostra ancora una volta perché King è il Re”. Publishers Weekly.

King ha diversi precedenti in fatto di romanzi che trattano di telepatia e telecinesi, mi vengono in mente “Carrie” e“L'incendiaria”. Ma anche “Shining” e “Doctor Sleep”.

Come accenna il P. Weekly, King, spesso, ha trattato anche storie di grandi amicizie, soprattutto tra giovani. Una sorta di “L'unione fa la forza” adolescenziale.

Il suo nuovo lavoro è piuttosto interessante. Tratta di ragazzini che vengono prelevati dalle loro famiglie e introdotti in questo istituto. Qui, medici e operatori senza scrupoli, fanno esperimenti su di loro, trattandoli come vere e proprie cavie da laboratorio.

Laddove ci sia un minimo cenno di rifiuto, ecco che arrivano le percosse, le scariche elettriche, i tentativi di affogamento in una vasca.

Luke Ellis, un ragazzino con un'intelligenza superiore alla norma, dotato di scarse capacità telecinetiche, viene sequestrato. I suoi genitori uccisi.

Si sveglia in una camera assolutamente identica alla sua, solo che, fuori dalla porta, c'è un corridoio, una mensa, dei ragazzini che non conosce.

Comincia a parlare con loro, inevitabile che fra loro nasca l'amicizia, sono tutte vittime della stessa mano.

Qui viene a conoscenza del fatto che loro sono solo nella prima casa. Dopo qualche tempo verranno trasferiti nella seconda casa e poi … chi lo sa cosa succede dopo.

Grazie a un rigurgito di coscienza di una donna delle pulizie, Luke riesce a fuggire; ma non basta per andare a chiedere aiuto e a svelare cosa stia accadendo in quel luogo di cui nessuno sa l'esistenza. I paese limitrofi sono pieni di persone che collaborano con l'istituto. Ci sono spie, delatori veri e propri.

Allora Luke riesce a spingersi più in là e ad arrivare alla stazione di polizia di un piccolo paesino.

Qui trova dei poliziotti che credono alla sua incredibile storia.

Ma per liberare tutti gli altri, saranno i ragazzini ancora prigionieri a dare una mano. Perché, la direttrice dell'istituto, che tanto ambiva ad acuire le loro capacità psichiche, ha davvero fatto un buon lavoro. E sarà proprio tramite la loro forze telepatiche e psicocinetiche che riusciranno nel loro intento.

A tratti tremendo da leggere, quando parla delle punizioni, a tratti claustrofobico, proprio perché King riesce a entrare nella storia e a sviscelarla come deve essere. Una storia ben congegnata.

di Miriam Ballerini

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