Chiamare lotta al contante una manovra il cui fine ultimo è continuare a foraggiare il sistema bancario

TORINO - Tra le ipotesi allo studio per contrastare i pagamenti in contanti, si ipotizza il ricorso agli strumenti elettronici come condizione per fruire delle attuali detrazioni Irpef sulle spese mediche, universitarie e tutte le altre. Emerge da fonti del Mef. Lo sconto fiscale del 19% spetterebbe solo a chi usa una carta elettronica per pagare medico, palestra, spese funebri o quelle dell'università. Chi paga in contanti perderebbe il diritto alla detrazione.

Sul fronte esercenti, si ipotizzano incentivi e la riduzione delle commissioni (destinate a scendere a zero per importi fino a euro 5). Un'altra ipotesi riguarda la creazione di una card unica con i documenti identificativi del contribuente (codice fiscale e tessera sanitaria, forse anche carta di identità) che funga anche da carta prepagata con cui effettuare pagamenti e ricevere come incentivo la restituzione di una parte dell'Iva.

Queste misure potrebbero avere, almeno in fase di lancio, maggiori costi sia in termini di incentivi per gli esercenti, sia per la riduzione o l'azzeramento (per le transazioni di piccolo importo) delle commissioni.

Il tema latente e fondante di questa riforma, però, è uno e uno soltanto: chiamare “lotta al contante” una manovra il cui fine ultimo è continuare a foraggiare il sistema bancario. È palese a tutti, infatti, senza che sia necessario avere fatto studi approfonditi di economia o di finanza, che se con una stessa ipotetica banconota da 100 euro (che nessuno osi ipotizzare tagli superiori, per carità! Che sebbene emessi dalla zecca dello stato puzzano di evasione appena stampati...Dio sa perché) io pago il macellaio (con buona pace dei vegani, che forse troverebbero illegittima l’operazione a prescindere) che a sua volta con quella stessa banconota fa il pieno alla macchina e poi il benzinaio a sua volta compra i libri di scuola al figlio, e il libraio...(insomma, avete capito, una cosa stile “Fiera dell’est”) ebbene, se tutta questa operazione avviene per contante non c’è nulla di illegittimo ma il circuito bancario non viene interessato e quindi non ci guadagna.

Questo è il punto vero: viviamo in un sistema capitalistico dominato dall’egemonia bancaria e per continuare a reggere deve essere classificato come “reato” tutto ciò che mette in discussione il sistema.

“In God we trust” si legge sul dollaro americano, ma il detto che amo prosegue dicendo “all others pay cash”.

di Lorenza Morello

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