ROMA - L’Italia è ricca di paesi grandi e piccoli, espressioni della cultura e della laboriosità delle popolazioni che li hanno creati e abitati. Ricca di originali identità civiche e divenire storico. I nostri territori compongono un quadro che rappresenta la carta d’identità del Paese, e anche il fondamento delle sue qualità e delle sue istituzioni. Questa ricchezza va tutelata e valorizzata. Le sempre più rapide trasformazioni economiche e sociali presentano rischi di varia natura per la qualità della vita delle popolazioni dei piccoli comuni italiani, talvolta mettendo persino in discussione il loro equilibrio vitale.
È importante evitare isolamenti e abbandoni, è necessario prestare cura alla pluralità dei territori, alla varietà del patrimonio civile, culturale, ambientale.
Per questo accolgo con rinnovato interesse la seconda edizione dell’iniziativa che riunisce oggi, in progetti condivisi, una grande azienda come Poste Italiane e migliaia di sindaci di Piccoli Comuni, sostenuti dalle loro associazioni, ANCI e UNCEM.
Una moderna infrastruttura di uomini e mezzi in grado di mettere in rete anche le comunità meno densamente popolate.
L’impegno a mantenere i presidi essenziali nelle comunità più piccole, nelle aree interne, montane e insulari, è particolarmente meritorio e non risponde soltanto a un elementare dovere di unità nazionale, bensì consente di mettere a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose e di curare la salute dei territori, condizione di sviluppo sostenibile.
Quando si cresce insieme la Repubblica è più forte. Così come la comunità nazionale è più solida e coesa quando le diseguaglianze si riducono, quando la rete delle connessioni tra i suoi territori è più efficace.
È quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la Costituzione risulta applicata.
Uno sforzo convergente di istituzioni, imprese, società civile, è indispensabile a questo scopo.
Assente da Roma per un impegno istituzionale, saluto quanti sono riuniti e, in particolare, i Sindaci e gli altri amministratori locali, consapevole che questo è lo spirito che anima l’incontro di oggi.
Questo il messaggio del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in occasione del convegno organizzato da Poste Italiane in favore dei Piccoli Comuni, 28 ottobre 2019.
È importante evitare isolamenti e abbandoni, è necessario prestare cura alla pluralità dei territori, alla varietà del patrimonio civile, culturale, ambientale.
Per questo accolgo con rinnovato interesse la seconda edizione dell’iniziativa che riunisce oggi, in progetti condivisi, una grande azienda come Poste Italiane e migliaia di sindaci di Piccoli Comuni, sostenuti dalle loro associazioni, ANCI e UNCEM.
Una moderna infrastruttura di uomini e mezzi in grado di mettere in rete anche le comunità meno densamente popolate.
L’impegno a mantenere i presidi essenziali nelle comunità più piccole, nelle aree interne, montane e insulari, è particolarmente meritorio e non risponde soltanto a un elementare dovere di unità nazionale, bensì consente di mettere a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose e di curare la salute dei territori, condizione di sviluppo sostenibile.
Quando si cresce insieme la Repubblica è più forte. Così come la comunità nazionale è più solida e coesa quando le diseguaglianze si riducono, quando la rete delle connessioni tra i suoi territori è più efficace.
È quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la Costituzione risulta applicata.
Uno sforzo convergente di istituzioni, imprese, società civile, è indispensabile a questo scopo.
Assente da Roma per un impegno istituzionale, saluto quanti sono riuniti e, in particolare, i Sindaci e gli altri amministratori locali, consapevole che questo è lo spirito che anima l’incontro di oggi.
Questo il messaggio del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in occasione del convegno organizzato da Poste Italiane in favore dei Piccoli Comuni, 28 ottobre 2019.
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