The Ocean Tracker. Mappa interattiva per seguire gli oltre 10 miliardi di euro di impegni dei governi

BRUXELLES - L'Unione europea annuncerà 22 nuovi impegni per una migliore governance degli oceani nell'edizione 2019 della conferenza Our Ocean, che si svolgerà a Oslo, Norvegia, dal 23 al 24 ottobre 2019. L'UE sta inoltre lanciando "The Ocean Tracker", una mappa interattiva per seguire gli oltre 10 miliardi di euro di impegni già assunti da governi, imprese e ONG.

Il commissario Karmenu Vella, responsabile per l'Ambiente, gli Affari marittimi e la Pesca, rappresenterà l'UE in questa conferenza e chiederà di intensificare l'azione per la governance degli oceani: “La sostenibilità degli oceani è una sfida globale che richiede un'azione trasversale e internazionale. È giunto il momento di portare la governance degli oceani al livello successivo. Con questa nuova serie di impegni e il lancio di The Ocean Tracker, l'UE dimostra la sua leadership nella sostenibilità degli oceani".

Neven Mimica, commissario per la Cooperazione internazionale e lo Sviluppo, ha aggiunto - come riporta il comunicato della Commissione europea -: “Gli oceani non sono solo il nostro patrimonio comune, ma il nostro futuro. È nostra responsabilità garantire che siano in buona salute e protetti in tutto il mondo. Nel nostro futuro partenariato con i paesi ACP continueremo a fungere da forza trainante internazionale promuovendola gestione sostenibile delle risorse marine, incoraggiando al contempo l'economia blu e le opportunità per migliorare la vita delle persone".

Questi impegni dell'UE sono azioni significative per rafforzare la governance degli oceani, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dell'Agenda 2030 e, più specificamente, dell'Obiettivo di sviluppo sostenibile 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e  le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. Gli impegni dell'UE comprendono progetti per affrontare l'inquinamento da plastica, rendere l'economia blu più sostenibile e migliorare la ricerca e la sorveglianza marittima.

Questo sistema di monitoraggio "The Ocean Tracker", esso stesso un impegno assunto nel 2017, quando l'UE ha ospitato la conferenza Our Ocean a Malta, garantirà che i progressi di tutti gli impegni siano facili da seguire.

Da parte sua, l'UE ha assunto 77 impegni dalla prima edizione della conferenza Our Ocean nel 2014.

Quasi l'80 % di tutti gli impegni dell'UE è già stato rispettato o sta per esserlo, compreso il 50 % degli annunci fatti lo scorso anno.

22 nuovi impegni per Our Ocean, per un valore di quasi 540 milioni di euro.

I 22 impegni dell'UE consistono in azioni concrete e mirate, con un bilancio totale di quasi 540 milioni di euro per affrontare le principali sfide legate agli oceani, quali l'impatto dei cambiamenti climatici, rafforzare la nostra base di conoscenze, stimolare l'innovazione e promuovere lo sviluppo dell'economia blu sostenibile all'interno e all'esterno dell'Europa.

Sostenere la ricerca sugli oceani: nell'ambito di Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell'UE, 250 milioni di euro saranno destinati a migliorare la nostra comprensione e a promuovere nuove tecnologie sul fronte della pesca sostenibile, della lotta contro l'inquinamento marino, della decarbonizzazione del trasporto marittimo e della promozione dell'energia rinnovabile blu.

Lottare contro l'inquinamento marino: la Commissione europea contribuirà anche alla lotta contro l'inquinamento marino promuovendo il "trasporto marittimo verde". Le navi che riducono la quantità di rifiuti prodotti a bordo o trattano i rifiuti in una maniera comunque sostenibile saranno premiate per questi sforzi con una riduzione del contributo sui rifiuti che sono tenute a versare quando fanno scalo in un porto dell'UE.

Promuovere l'economia blu e l'innovazione: oltre 100 milioni di euro saranno destinati a promuovere l'ulteriore sviluppo di un'economia blu sostenibile in Europa. Ciò comprende gli investimenti in imprese che contribuiscono a ridurre le emissioni di carbonio, rafforzare l'economia circolare e conservare gli ecosistemi.

Unire le forze in tutto il mondo per ottenere maggiori risultati: le azioni condotte all'interno dell'UE a favore di un'economia blu sostenibile e di una migliore governance degli oceani si accompagnano alla promozione di azioni analoghe in altri paesi. Nel corso della conferenza Our Ocean, l'UE firmerà un nuovo programma di partenariato per fornire 40 milioni di euro a favore di catene del valore della pesca e dell'acquacoltura sostenibili nei paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP).

Capire i cambiamenti climatici e adattarvisi:12,8 milioni di euro saranno destinati al programma Copernicus per attività di monitoraggio dei ghiacci marini e della criosfera per comprendere meglio gli effetti dei cambiamenti climatici nell'Artico e nell'Antartico. L'Unione europea ha inoltre annunciato che destinerà 9,9 milioni di euro a favore dell'iniziativa congiunta del Pacifico per la biodiversità, i cambiamenti climatici e la resilienza, varata dalla Francia con l'obiettivo di aumentare la capacità di 19 Stati e territori del Pacifico di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici e di altri fattori di stress e per proteggere e rafforzare la biodiversità.

La conferenza Our Ocean si svolge ogni anno allo scopo di sollecitare impegni concreti da parte di governi, aziende e organizzazioni non governative. In occasione delle edizioni precedenti, organizzate dai governi dell'Indonesia (2018), dell'UE (2017), degli Stati Uniti (2014, 2016) e del Cile (2015), è stata presa un'ampia gamma di impegni e sono stati stanziati svariati miliardi di euro.

La conferenza Our.

Ocean 2017, organizzata dall'UE a Malta, ha costituito un punto di svolta, con una mobilitazione senza precedenti di finanziamenti e azioni per gli oceani.

Gli impegni sono solo uno dei modi in cui la Commissione europea si adopera per accelerare la transizione verso un'economia circolare e diventare un'economia a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Ha adottato la primissima strategia europea sulla plastica e nuove norme a livello dell'UE riguardanti i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d'Europa, nonché gli attrezzi da pesca persi e abbandonati. Nello stesso tempo si è svolta la campagna di sensibilizzazione "Pronti al cambiamento" attivamente sostenuta da molti acquari.

Gli oceani sono sottoposti a forti pressioni e i cambiamenti climatici stanno aggravando la situazione.

La relazione speciale del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) riguardante gli impatti dei cambiamenti climatici sugli oceani e la criosfera, pubblicata il 25 settembre 2019, ha evidenziato che gli oceani possono rimanere in salute solo se conteniamo il riscaldamento globale entro 1,5°C. L'UE continua quindi a esortare a un'attuazione ambiziosa dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e sta adottando misure per affrontare il rapporto tra cambiamenti climatici e oceani attraverso la sua strategia per la governance internazionale degli oceani.

Dato il numero considerevole di isole e Stati costieri coinvolti nel partenariato tra l'UE e 79 paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (paesi ACP), le sfide connesse agli oceani sono al centro dei negoziati in corso per un futuro accordo tra l'UE e questi paesi (i cosiddetti negoziati post-Cotonou).

Nell'ambito di tali negoziati, l'UE e i paesi ACP hanno recentemente convenuto di intensificare la loro cooperazione sulla scena internazionale, anche in materia di governance e conservazione degli oceani.

Questo approccio comune, che interessa molti continenti, svolge un ruolo significativo dal momento che nel loro insieme l'UE e i paesi ACP rappresentano oltre la metà dei membri dell'ONU.

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