Lorenza Morello: il presidente Mattarella non parli solo di evasione. Indecenti i 150 mld sprecati

ROMA - Mi interessava conoscere il parere della dottoressa Lorenza Morello, in merito alle recenti parole pronunciate, sull'evasione fiscale, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E, con gli strumenti di tecnologia più avanzata, l'ho raggiunta negli Emirati Arabi Uniti, dove la giurista d'impresa è in missione di lavoro. Leggete un po' come ha risposto...

Dottoressa Morello, avrà certo avuto eco delle ultime parole del nostro capo dello Stato in tema di evasione...

Sì, certo, le ho sentite, anche se preferirei non commentare...

E perché?

Forse perché non c’è molto da dire, oltre che trattasi di Banalità presidenziali. Già Luigi Einaudi affermava che “La frode fiscale non potrà essere considerata alla stregua degli altri reati finché le leggi tributarie rimarranno vessatorie e pesantissime e finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco”.

In effetti lei in questi giorni è in missione negli Emirati, notoriamente Paese black list...

Anzitutto sono passati da black list a lista grigia, ma queste notizie la stampa le riceve sempre in differita. E poi, diciamocelo, questa invenzione del “colore delle liste” altro non è che una montatura sovranazionale per etichettare a mo’ di spauracchio alcuni Paesi dove fare impresa è ancora possibile. Non sarà mica un caso se tutto il mondo, al di là della questione Expo, sta guardando agli Emirati. O mi volete dire che è perché sono tutti dei pericolosi criminali?! Suvvia, semplicemente gli investitori fuggono dagli Stati con una pressione fiscale esagerata, come l’Italia, e i contribuenti cercano di fare altrettanto. Non è corretto né onesto scambiare i sintomi con le cause strutturali. 

Se tutti pagassero le tasse, la pressione fiscale diminuirebbe?

Io non ho mai visto una riduzione di pressione fiscale dovuta al recupero di evasione, che invece viene utilizzato per ulteriore spesa corrente. È ora di smettere di vivere di frasi spot e di falsi miti.

Nasce il movimento #iostoconilPresidente...

Io starei più volentieri con il Presidente Mattarella se definisse “indecenti” anche gli sprechi individuati e mai recuperati, i 150 mld l’anno bruciati come legna da ardere. Un Paese gravato dalle tasse come il nostro non dovrebbe avere i ponti che crollano, gli ospedali con le barelle in corsia, le scuole pubbliche con i bambini costretti a portarsi la carta igienica da casa e via di fila. Dovrebbe funzionare tutto alla perfezione, invece così non è, e i soldi non bastano mai. Allora, vogliamo capire dove sta la vera indecenza?

Vogliamo giustificare gli evasori?

Non si dica mai che voglia far passare l’evasione, invece sto dicendo che è troppo semplicistico dare la colpa solo ai cittadini, quando i gangli veri stanno nella gestione della cosa pubblica e, poi, a pioggia, tutto il malcostume si riversa sulla società. Un ottimo deterrente sarebbe anche un buon uso della macchina dello Stato. Quindi corruzione, sprechi, spese maggiorate...insomma far vedere che il denaro che entra nelle casse è ben speso, aiuterebbe. Perché le colpe stanno anche in alto, non solo tra il popolo.

Come rispettare il termine “Democrazia”, dottoressa Morello?

Occorrerebbe non imporre al contribuente i buchi neri come Alitalia, Ilva, opere pubbliche mai finite come il Mose. E quei soldi, per decenza, qualcuno vuole dirci dove sono finiti?

di Giuseppe Rapuano

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