Coronavirus. Giuseppe Rapuano: riapertura delle scuole e ripresa delle attività sportive professionistiche. Covid-19

ROMA - Notizie e opinioni del direttore responsabile del giornale online Cinquew News, Giuseppe Rapuano, espresse attraverso il proprio profilo Facebook durante la giornata del 18 marzo 2020.

ore 18,23
Coronavirus, 18 marzo 2020: 2978 morti, nelle ultime 24 ore, 475 deceduti. Record di italiani che abbiamo perso dall'inizio della pandemia. Piemonte e Marche in emergenza. Volete capire che l'Italia e' a lutto? La finite di cantare, ballare e stare in strada a perdere tempo? Presidente Conte, metti i nostri cellulari sotto controllo! Ora basta!

ore 16,29
I comportamenti di moltissimi italiani stanno esasperando il Governo centrale e i nostri amministratori locali, che progettano piani per potere entrare nella nostra privacy. E come dare loro torto...
Gli ultimi annunci disperati, e inascoltati, giunti dalla Regione Lombardia, e rivolti a gente che osa ancora perdere tempo in corse o passeggiate lungo tutto il territorio regionale, mettendo a repentaglio la vita degli altri e la propria, e rischiando di mandare in tilt le strutture ospedaliere, probabilmente porteranno a mettere la popolazione sotto controllo individuale, attraverso i dispositivi mobili in possesso di ognuno.
Ricordiamo come gli Stati Uniti d'America irruppero nella vita privata degli americani durante gli anni più caldi del terrorismo. Senza se e senza ma.
Ma in italia, quando si tratta di privacy, è obbligatorio fare riferimento alle parole del Garante, che attualmente prende il nome di Antonello Soro.
Il presidente Soro, in queste ultime ore, non si è mostrato contrario a eventuali controlli individuali sui cittadini italiani, purché le misure eccezionali, solo per l'emergenza Coronavirus-Covid-19, siano proporzionate e limitate nel tempo.
I cellulari possono essere tracciati per controllare gli spostamenti dei cittadini all'interno del territorio nazionale solo se alla sorveglianza generalizzata consegue sia una gestione efficiente e trasparente di una mole tanto estesa di dati sia un conseguente test diagnostico altrettanto generalizzato e sincronizzato.
Ma occorrono provvedimenti ben scritti, non all'acqua di rose. Staremo a vedere.

ore 14,25
Al nord arrivano medici e infermieri per dare una mano; al sud, rispettando alla lettera gli ordini del Governo, restano a casa. Bravi, bravi, bravi. Indagine del Cardarelli di Napoli in merito a 200 certificati medici, di dottori e infermieri, ricevuti in amministrazione in questi ultimi giorni. E l'emergenza si avvicina. Si salvi chi puo'.

ore 13,55
18 morti e 554 contagiati in Campania, per ora. Ma stamani un giornalista, per raggiungere la sede Rai, ha incontrato traffico. Forse non vi e' chiaro: non fate morire solo gli altri, morite anche voi. Statv a cas

ore 12,49
Rifiuti, l'avviso dell''Istituto superiore di sanità.
Per chi è positivo al Coronavirus oppure è in quarantena.
Non deve differenziare più i rifiuti.
Deve utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale.
Tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata.
Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata.
Deve indossare guanti monouso e chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo.
Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati deve gettarli nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Subito dopo deve lavare le mani.
Deve fare smaltire i rifiuti ogni giorno come farebbe con un sacchetto di indifferenziata.
Gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.

ore 10,46
Nessuno ha la palla di cristallo... Leggo che si discorre, ovunque, di riapertura delle scuole, di ripresa delle attività sportive professionistiche e non, di ripartenza di negozi e aziende ora chiusi.
Forse, la drammaticità della situazione che stiamo vivendo tutti noi, sembra non essere molto chiara.
Ci stiamo facendo guidare da un comitato scientifico di specialisti in infettivologia e pneumologia, il Governo si è affidato agli scienziati italiani per prendere i dovuti provvedimenti e obbligarci (giustamente, e restate-restiamo a casa) a vivere come in queste ultime settimane.
Ma proprio i rappresentanti della scienza e della medicina, mentre fino a una settimana fa azzardavano delle date per il picco dei contagi - poi spostate di giorno in giorno -, da alcune ore, il famigerato comitato scientifico pare navigare a vista.
E' certo che ci dobbiamo affidare agli scienziati e ai medici!
E' certo che ci dobbiamo affidare agli scienziati e ai medici!
E' certo che ci dobbiamo affidare agli scienziati e ai medici!
Ma, a questo punto, è lecito presentare alcune domande ai nostri luminari, a seguire ai nostri governanti, e magari a noi stessi, cittadini italiani, per riflettere e per placare, o eventualmente alimentare quel minimo di "entusiasmo" che alberga nel nostro cuore e nelle nostre menti.
In questi frangenti, nessuno più è in grado di rivelare date precise in merito al picco dei contagi da Coronavirus, ma sui tempi avremmo anche diritto a informazioni, seppure non centrate al cento per cento.

1) Quanti giorni o settimane dopo (non la data precisa, ma quanti giorni o settimane dopo) la registrazione di neanche un caso di Coronavirus potrà iniziare la rinascita di questa Italia?
2) La ripartenza avverrà incominciando dalla prima regione, e solo per quel territorio, nella quale non si registrerà nessun caso di Coronavirus (non la data precisa, ma quanti giorni o settimane dopo)?
3) La ripartenza, poi, si avrà, a seguire, per ogni regione nella quale non si registrerà nessun caso di Coronavirus (non la data precisa, ma quanti giorni o settimane dopo)?
4) Basterà la non registrazione, per un giorno o più, di casi di Coronavirus in qualsiasi parte dell'Italia per fare ripartire questo Paese e, quindi, tutti a lavoro, a scuola, e per strada (non la data precisa, ma quanti giorni o settimane dopo)?

Non abbiamo bisogno di date, ma di queste parole: "tra sei, nove, 12 giorni dopo questo tale, preciso, evento si riparte".

#coronavirus #covid19 #nuovocoronavirus

di Giuseppe Rapuano

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