Poesia di Miriam Ballerini
Redazione CWN | 28 Aprile 2020
Redazione CWN | 28 Aprile 2020
PROGETTO
Vorrei strappare
le nuvole, spogliarle
dello zucchero filato
che ti nasconde
e chiederti: «Era proprio
questo che volevi?»
Noi insetti piccoli,
a farci male; a stecca sleale
colpirci alle spalle
per fare buca a scapito dell’altro.
Noi falsi, invidiosi,
lucrosi.
Apatici, pallidi di fronte agli schermi,
voyeur delle vite altrui.
Così poco empatici, melodici,
noi solo stonati,
scampati all’occasione della pietà.
Questo,
davvero questo sognavi?
Sullo sfondo del tuo progetto,
di una natura semplice,
d’animali gonfi d’anima,
creavi noi che a volte sembriamo
solo il misero fiato
trattenuto in un palloncino.
Dio, a fogli sporchi d’inchiostro
ti domando: «Era davvero ciò
che volevi quando dipingevi l’uomo?»
O forse siamo girasoli mancati,
coi petali a coprirci lo sguardo,
che rasenta l’imperfetto del suolo,
anziché spingersi
in alto, a guardia del tuo sguardo?
Vorrei strappare
le nuvole, spogliarle
dello zucchero filato
che ti nasconde
e chiederti: «Era proprio
questo che volevi?»
Noi insetti piccoli,
a farci male; a stecca sleale
colpirci alle spalle
per fare buca a scapito dell’altro.
Noi falsi, invidiosi,
lucrosi.
Apatici, pallidi di fronte agli schermi,
voyeur delle vite altrui.
Così poco empatici, melodici,
noi solo stonati,
scampati all’occasione della pietà.
Questo,
davvero questo sognavi?
Sullo sfondo del tuo progetto,
di una natura semplice,
d’animali gonfi d’anima,
creavi noi che a volte sembriamo
solo il misero fiato
trattenuto in un palloncino.
Dio, a fogli sporchi d’inchiostro
ti domando: «Era davvero ciò
che volevi quando dipingevi l’uomo?»
O forse siamo girasoli mancati,
coi petali a coprirci lo sguardo,
che rasenta l’imperfetto del suolo,
anziché spingersi
in alto, a guardia del tuo sguardo?
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