Eugenio Proto (Università di Glasgow): essere felici durante la pandemia, via le cattive notizie e relazioni

ROMA - Felicità, economia e stress durante e dopo il Covid-19: ne ho parlato col professore Eugenio Proto, esperto di economia comportamentale presso l'Università di Glasgow, Adam Smith Business School. Che ha esordito così: "Evitare di ascoltare troppe cattive notizie e pensare alla propria strategia di uscita personale, quando i pensieri negativi iniziano a popolare la tua mente".

Proto è stato parte del gruppo di economisti, sociologi, scienziati comportamentali ed esperti di politica pubblica di Istituzioni di 15 Paesi che ha lavorato al questionario riguardante una migliore politica di benessere: World Wellbeing Survey.

Professore, economia applicata ed econometria applicata al Covid-19, come?

Sono talmente tante le applicazioni, che è difficile essere specifici.

In che modo cambia la psicologia degli esseri umani a seguito di questa grave crisi economica e sociale? È già mutata...

Non è facile esprimersi, ma, certamente, esiste un rischio reale di salute mentale, che può colpire la persona.

Gli attori principali nella fase di rilancio dei Paesi, devono essere le banche oppure i Governi e le Istituzioni nazionali e internazionali?

Io sono fermamente convinto che tutti i soggetti in campo debbano cooperare alla rinascita dei vari territori, che ognuno abbia il dovere di partecipare con il proprio contributo.

Si deve essere felici durante la pandemia? La ricetta, Professore Proto...

Il questionario frutto del nostro studio ha evidenziato molte cose: mantenere le relazioni sociali, una routine giornaliera, cercare di evitare i pensieri negativi, provare a seguire una dieta sana ed equilibrata. Sì, anche l'alimentazione diviene importante.

Chiudere il pensiero negativo come modo per aiutare a combattere lo stress da confinamento Covid-19. Lo sostiene lei, nei suoi studi. Come metterlo in pratica?

Bisogna cercare di stabilire dall'inizio subito una strategia, e quando i pensieri negativi arrivano, perseguire il nostro piano prefissato. Fare cose semplici, lavori manuali, esercizio fisico, guardare la televisione, distrarsi con i videogiochi.

Perché coloro che sono mentalmente ed emotivamente malsani non possono riprendere una vita normale?

Il problema è la malattia mentale: in una situazione del genere, il rischio di una qualche forma di depressione è veramente più che reale.

In molti Stati, le misure restrittive si dirigono, lentamente e gradualmente, verso un cambiamento, meno rigidità, in questi ultimi giorni. Un eventuale nuovo isolamento, che nessuno si augura, che tipo di stress comporta alle persone?

Ci sarà bisogno, molto probabilmente, di un nuovo chiudersi in casa, la migliore cosa è essere preparati a questo.

Oggi dobbiamo posizionare al primo posto la salute o l'economia?

Si tratta di un equilibrio difficilissimo da tenere, ma una strada deve essere percorsa necessariamente.

Da questa gravissima catastrofe economica e finanziaria se ne esce con tanti soldi e tanta liquidità, infinito indebitamento, seguendo il consiglio di Mario Draghi di alcune settimane fa, oppure se ne vede la luce con tanti nuovi progetti frutto della creatività e del coraggio di ogni donna e di ogni uomo?

Non credo che Draghi suggerisse subordinazione tra creatività e progetti. Serve adottare, comunque, misure di breve periodo utili affinché l’economia non affondi completamente.

di Giuseppe Rapuano

Ecco il link per consultare lo studio degli esperti internazionali https://www.barcelonagse.eu/research/world-wellbeing-panel/covid-19-pandemic

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