San Leucio, telefonata di Lucia Azzolina a Immacolata Nespoli

CASERTA - Le buone notizie che ridanno speranza. Dopo il furto dei giorni scorsi nella succursale del Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha chiamato la preside Immacolata Nespoli. Una lunga conversazione per garantire vicinanza, condivisione, collaborazione e concretezza. Da ieri, infatti, sul conto corrente del Liceo, il Ministero ha accreditato la somma necessaria per ricomprare i computer rubati.

«Sono oltremodo contenta – dice la preside Nespoli – per più motivi. Ricevere la telefonata della ministra sul mio cellulare è stata un’esperienza professionale forte. In tanti anni che svolgo questo lavoro non mi era mai capitato di sentire l’amministrazione centrale così vicina e concreta. Poi avere saputo che stamattina il bonifico per ricomprare i computer è già stato effettuato mi ha dato la forza di guardare con maggiore ottimismo al futuro».

La notte tra venerdì e sabato erano stati trafugati 31 computer, due tablet e due tavole grafiche. Un grosso danno in termine economici ma soprattutto in chiave didattica poiché quei supporti multimediali sono pane quotidiano per lo svolgimento delle lezioni. La preside Nespoli, il 5 ottobre scorso aveva scritto alla ministra Azzolina una lettera accorata nella quale, attraverso il grido di dolore suo e della sua scuola, aveva chiesto aiuto per poter riprendere nella normalità il cammino delle attività didattiche.

Una lettera che raccontava la bellezza di un territorio e la fatica che in esso bisogna profondere quotidianamente per difendere il valore della legalità.

«La conversazione telefonica con la ministra Azzolina – continua la dirigente scolastica –, durata una decina di minuti, è stata concreta e motivante. Ha voluto conoscere in che modo la nostra scuola si era attrezzata per questo periodo così complesso, ha mostrato conoscenza del territorio e grande attenzione per lo stesso rinnovando la disponibilità, sua e dell’amministrazione, ad ascoltare e risolvere i problemi più urgenti. Mi sono sentita compresa, accolta e soprattutto ho trovato, dall’altra parte del ricevitore, una donna attenta, personalmente impegnata in questa dura avventura che l’anno scolastico in corso rappresenta. Il messaggio più importante che ne ho tratto e che passo alla mia scuola tutta e a quella di questa splendida terra è che operare nella legalità e per la legalità dà sempre frutti buoni e che bisogna sempre credere nelle istituzioni da cui promana la nostra bellissima democrazia».

Così da Viale Trastevere sono arrivati i fondi, la solidarietà e la condivisione come segnali forti di rinascita. Per la scuola c’è speranza.

di Diana Gemma

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