MILANO - La Guardia di finanza di Milano ha sequestrato un mega yacht a un imprenditore indagato per frode fiscale e auto-riciclaggio. I finanzieri del Comando provinciale di Milano hanno proceduto all'esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano - sostituti procuratore dottore Ernesto Giordano Baggio e dottore Paolo Storari - e avente ad oggetto uno yacht di lusso, ormeggiato al porto di Genova e battente bandiera britannica, oltre a 1,5 milioni di euro circa depositati sui conti correnti societari e personali, nei confronti di imprenditori, a capo di un gruppo attivo nel settore della produzione di materiali edili.
Le indagini di polizia giudiziaria delegate al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano, nel cui ambito sono confluite anche risultanze acquisite nel corso di attività ispettive condotte dall'Agenzia delle Entrate, hanno consentito di far emergere un complesso meccanismo di frode fiscale posto in essere mediante il ricorso sistematico a false fatturazioni di prestazioni pubblicitarie e funzionale alla commissione di condotte di auto-riciclaggio, attraverso l'interposizione di società straniere - riporta il comunicato stampa della Gdf -.
Nel corso delle attività è emerso che gli indagati, grazie alla complicità di un sodalizio criminale composto di professionisti ed altri imprenditori, italiani ed esteri, hanno impiegato somme di denaro, provento di frode fiscale, veicolandole verso società off-shore con sede in Croazia, Svizzera, Principato di Monaco e Panama, funzionali all'acquisito e alla gestione della predetta imbarcazione. Le indagini di natura finanziaria e documentale hanno consentito di accertare la titolarità effettiva del mega-yacht in capo ad uno degli imprenditori indagati, opportunamente "schermata" nel tempo da veicoli societari con sede nel Regno Unito, con conti in Svizzera e a Malta, nonché di dimostrare la sproporzione tra i redditi dichiarati dal medesimo negli ultimi 15 anni e i costi sostenuti per l'acquisto e la gestione dell'imbarcazione nello stesso arco temporale, pari ad oltre 30 milioni di euro.
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