Anna Netrebko è Aida, e interpreta per la prima volta in Arena il ruolo più amato

VERONA - Venerdì 8 luglio, ore 21, Arena di Verona, Anna Netrebko è Aida, regina del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022. Anna Netrebko interpreta per la prima volta in Arena il ruolo più amato del Festival dal 1913. Debutto anche sul podio di Aida per Marco Armiliato, direttore musicale del Festival.

In scena con Netrebko il compagno d’arte e di vita Yusif Eyvazov, Clémentine Margaine, Gűnther Groissbőck. Esordio stagionale per Ambrogio Maestri, Romano Dal Zovo, con i giovani Rados e Maionchi e le stelle della danza Eleana Andreoudi, Alessandro Staiano e Ana Sophia Scheller. L’allestimento è quello dorato e sontuoso di Franco Zeffirelli con i multicolori costumi di Anna Anni e le coreografie di Vladimir Vasiliev.

All’Arena di Verona ha fatto il suo trionfale debutto tre anni fa come regale Leonora in tre serate de Il Trovatore, immortalate anche in video. Nel difficile biennio segnato dalla pandemia, è stata vicina al pubblico internazionale del Festival veronese con un memorabile concerto e portando per la prima volta in Italia la sua principessa Turandot. L’atteso ritorno per il 99° Opera Festival 2022 avviene di nuovo nel segno di Verdi, con il titolo più amato e rappresentato in Arena da quella prima serata d’opera il 10 agosto 1913: Aida.

Anna Netrebko ne ha interpretato l’eroina eponima solo in pochissime selezionate occasioni: dopo il debutto avvenuto al Festival di Salisburgo sotto la direzione di Riccardo Muti, ha affrontato l’impegnativo ruolo solamente al Metropolitan di New York e per il proprio esordio al San Carlo di Napoli. Ogni rappresentazione è stata accolta con entusiasmo da pubblico e critica: ora è il millenario anfiteatro veronese ad attendere col suo abbraccio unico la prima volta di Anna Netrebko come protagonista dell’opera regina dell’Arena.

Al suo fianco torna il compagno d’arte e di vita, il tenore azero Yusif Eyvazov, già applaudito Radamès: il giovane generale egizio è conteso fra l’amata e amante Aida e la principessa Amneris, ruolo in cui si conferma il mezzosoprano francese Clémentine Margaine dopo il grande successo personale riscosso sia nell’opera di Verdi che nella Carmen inaugurale. Il gran sacerdote Ramfis, dopo il felice doppio esordio in Arena e nel ruolo, è di nuovo il basso austriaco Gűnther Groissbőck, così come si confermano i giovani Riccardo Rados quale Messaggero e Francesca Maionchi come Sacerdotessa. Il cast prevede altre grandi novità.

Il basso veronese Romano Dal Zovo interpreta il Re degli Egizi, padre della principessa Amneris, e sullo schieramento opposto fa il suo esordio stagionale il celebre baritono Ambrogio Maestri quale Amonasro, Re degli Etiopi e padre di Aida. Insieme al Ballo areniano coordinato da Gaetano Petrosino, oltre alla Akmen di Ana Sophia Scheller, debuttano due giovani étoile: l’applaudita Eleana Andreoudi, prima ballerina dell’Opera Nazionale Greca, e Alessandro Staiano, primo ballerino del massimo teatro napoletano.

Infine, per la prima di quattro imperdibili rappresentazioni di luglio, sale sul podio di Aida il maestro Marco Armiliato, direttore musicale del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022, alla guida di Orchestra della Fondazione Arena e Coro preparato da Ulisse Trabacchin. L’allestimento propone l’Egitto aureo e i multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per il Festival areniano esattamente vent’anni fa con i costumi di Anna Anni: una visione che restituisce alla perfezione la doppia anima dell’opera di Verdi, in equilibrio fra intimismo e grandeur, fra amori, gelosie, passioni turbolente e messaggi di pace tra popoli.

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