Sace Spa, livello di patrimonializzazione molto elevato rispetto ai rischi assunti

ROMA - Imprese, la Corte dei conti si esprime sulla gestione dell'anno 2021 di Sace Spa. A fronte dei 46 miliardi di euro mobilitati nel 2020 per le azioni straordinarie a sostegno delle imprese durante la fase acuta della pandemia, il Gruppo Sace ha mobilitato, per il 2021, ulteriori risorse per 27,6 miliardi, di cui 12,7 nel comparto export e internazionalizzazione, 12 miliardi a supporto del programma “Garanzia Italia” e 2,9 per “Garanzia Green”. È quanto ha rilevato la Corte dei conti nell’analisi condotta sulla gestione 2021 di Servizi assicurativi del commercio estero spa (Sace), approvata dalla Sezione controllo enti con Delibera n. 2/2023. Nel documento, i giudici contabili, nell’osservare come la concentrazione dei rischi costituisca una criticità tradizionale per Sace, in quanto Export Credit Agency, sottolineano la particolare problematicità della concentrazione settoriale (che nel settore croceristico supera il 50% del totale delle esposizioni verso controparti private) e ribadiscono la necessità di una maggiore diversificazione tra i settori, previa analisi dell’evoluzione dei rischi assunti.

È in aumento del 2,2% sul 2020 il patrimonio netto 2021 (4,9 miliardi di euro), indice di un livello di patrimonializzazione molto elevato rispetto ai rischi assunti. La crescita (+32,5%) del risultato economico (105,6 milioni di euro) conferma la capacità di Sace di aver saputo riaffermare il proprio equilibrio economico anche dopo le importanti innovazioni normative del 2020.

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