Guernica Bombing, strappare il velo della disinformazione

NAPOLI - Ottima la risposta del pubblico anche per  l'esordio di venerdì 27 ottobre 2023 della seconda settimana di messa in scena dello spettacolo Guernica Bombing al Teatro Tram di Napoli. Testo e regia di Mirko Di Martino, con l'aiuto regia di Angela Rosa D'Auria. Protagonista Orazio Cerino, mentre il disegno luci è di Tommaso Vitiello. Un monologo di deflagrante consapevolezza che strappa il velo della disinformazione e del non detto, di una "consapevole" dimenticanza", raccontando oltre 100 anni di bombardamenti, con al centro quello della città di Guernica. Una cittadina tranquilla e indifesa.



Mirko Di Martino: tante fake news che fanno disinformazione

«Si tratta di una lettura molto particolare e individuale - evidenzia il drammaturgo -. Una ricostruzione storica minuziosa di una pagina, in parte consapevolmente dimenticata e cancellata, a causa delle corresponsabilità italiane assieme a quelle naziste. Esistono testi di storici seri, spesso stranieri, ma ci sono anche tante fake news che fanno disinformazione.  Sugli oltre cento anni di bombardamenti, a partire da quello italiano del 1911, c'è fin troppo: si tratta di trovare, o di tessere, un filo rosso tra l'inizio e la fine, purtroppo solo temporanea».

Gli scontri tra potenze comuniste e naziste

In questa narrazione letteralmente a perdifiato - dove l'ironia domina, rivelando la crudezza e l'orrore di una verità storica dolorosa e scomoda - una serie di piccole vicende legate a Pablo Picasso, ma anche alle sue numerose amanti, mogli compagne - in alcuni casi molto limitate e delimitate nel tempo - si intrecciano con la macrostoria degli scontri tra potenze comuniste e naziste, rivelando un interesse specifico e specialistico.

Il potere cela la verità, necessario sollevare il velo

«Ho voluto dare voce a Picasso con la mia voce - continua il regista - in un gioco di rispecchiamenti. Anche qui si tratta di un gioco ironico, dove irrompo sulla scena come un deus ex machina. Picasso è il creatore dell'opera pittorica. Io di quella teatrale, e si rimbalza continuamente  tra queste due dimensioni. Inoltre, sin dall'inizio, abbiamo voluto coinvolgere il pubblico. Quest'interazione è apparsa necessaria. Prendiamo in giro innanzi tutto noi stessi e le nostre convinzioni radicate, ribaltandole con ironia. In ogni momento mostriamo come il potere celi la verità e invece sia necessario sollevare il velo».

Lo stile è quello della stand-up comedy, attraversata da un'ironia instancabile e corrosiva, giacché si parla di temi drammatici, talvolta crudi.  Il gioco di squadra che ne nasce rende questa produzione del Teatro dell'Osso davvero straordinaria. L'impatto è forte, a tratti devastante, come quello che all'epoca - ma anche attraverso lo spazio e il tempo - ebbe l'opera Guernica sul pubblico. Incarnazione di profonde contraddizioni e brucianti lacerazioni: monito contro la guerra, testimone potentissima di pace, ma accompagnata spesso da eventi funesti e distruttivi. Così è anche per la controversa figura di Picasso, artefice, nel suo mondo, di una piccola storia di sopraffazione e di esercizio di potere a livello privato, come ci ricorda Di Martino, nei confronti di donne che pure gli hanno dato tanto. Così come il potere distrugge l'arte - lo fece per esempio Hitler con le avanguardie pittoriche  - se non riesce ad asservirle ai suoi scopi, parimenti Picasso non può fare a meno di manipolare queste donne, Dora Maar ne fu un esempio, nonostante ella abbia contribuito in maniera significativa alla nascita dell'opera. Si torna in scena sabato 28 ottobre, alle ore 19 e domenica 29 ottobre, alle ore 18. Le tavole del palco sono sempre quelle del teatro Tram di Port'Alba, uno spazio off che non si può non amare e preservare.

di Tania Sabatino

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