Violenze, minacce e insulti ad anziani: tre arresti dei Nas

ROMA - Comando carabinieri per la tutela della salute - Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) di Roma. I carabinieri del Nas di Roma hanno eseguito un arresto in flagranza di reato e 4 misure cautelari per sequestro di  persona, maltrattamenti e falsità ideologica nel rilascio di false certificazioni mediche. Indagine denominata "Mai Una Carezza". Alle prime luci dell’alba di martedì 6 febbraio 2024 i carabinieri del Nas di Roma, coadiuvati dai militari dell’Arma territoriale delle compagnie di Castel Gandolfo, Frascati e Velletri, hanno dato esecuzione a quattro misure cautelari personali, emesse dal Giudice per le indagini preliminari (Gip) del tribunale di Velletri, su richiesta della locale procura della Repubblica, di cui tre agli arresti domiciliari, a carico della titolare di una Comunità alloggio per anziani, sita nel cuore dei “Castelli Romani” a Marino, e di due Operatrici socio sanitarie (Oss) dipendenti e interdittiva nei confronti di un medico di medicina generale, con la quale si è disposto il divieto temporaneo dell’esercizio della professione sanitaria, nonché a perquisizioni locali e personali.

Agli anziani arbitrariamente somministrati farmaci benzodiazepine

I provvedimenti restrittivi della libertà personale scaturiscono da una complessa e articolata indagine condotta dal Nucleo antisofisticazioni e sanità della Capitale, che ha consentito di far emergere varie condotte delittuose da parte della proprietaria e del personale Oss, operanti all’interno della struttura ricettiva, e per un medico di medicina generale di Ariccia, che assisteva gli anziani. Le gravi e pesanti evidenze probatorie raccolte dai militari del Nas hanno consentito all’Autorità giudiziaria di emettere le misure cautelari per i reati di sequestro di persona, di maltrattamenti e di falso ideologico e materiale commessi dagli indagati in concorso tra loro ai danni degli anziani ai quali, privati anche di qualsiasi attività ludica o ricreativa, talvolta, venivano arbitrariamente somministrati farmaci benzodiazepine e tranquillanti di vario genere. Le indagini hanno, infatti, permesso di accertare che, con la complicità del medico, gli anziani ospiti della struttura, talvolta sottoposti a mezzi di contenzione applicati al di fuori dei casi consentiti, erano costretti nelle loro stanze, subendo continui maltrattamenti fisici, minacce e insulti nonché reiterate vessazioni e intimidazioni.

Anziano ospite affetto da gravi patologie chiuso dentro una stanza priva di letto

Non solo, il medico di medicina generale operante nella struttura, su richiesta della titolare prescriveva ripetutamente, e senza accertare la sussistenza della specifica condizione patologica e assistenziale che ne giustificasse la somministrazione/applicazione, farmaci e mezzi di contenzione destinati agli ospiti inviando anche certificazioni con diagnosi e date false. Un’altra persona, una donna di origini nigeriane, dimorante presso la struttura alloggiativa è stata tratta in arresto per i medesimi reati poiché al momento dell’ingresso degli uomini del Nas veniva rinvenuto un anziano ospite affetto da gravi patologie chiuso dentro una stanza priva di letto e arredi costretta a dormire su una poltroncina con la luce accesa. Il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari, nella quale, e fino a giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza - riporta ancora il comunicato stampa dell'Arma dei carabinieri -.

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