Antitrust sanziona la Figc per abuso di posizione dominante

roberto rustichelli presidente dell antitrust
Roberto Rustichelli, presidente dell'Antitrust

ROMA - La Federazione italiana giuoco calcio ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico per escludere gli Enti di promozione sportiva e limitare la loro attività nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato la Figc per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). L’Agcm ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dall'1 luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di promozione sportiva (Eps). La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Federazione italiana giuoco calcio, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica.

La Federazione italiana giuoco calcio usa in modo strumentale il proprio potere regolatorio

Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a se stessa una posizione di sostanziale monopolio. In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di promozione sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Figc e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla Federazione italiana giuoco calcio e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps. In questo modo - comunica l'Antitrust - è stata ridotta la capacità degli Enti di promozione sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

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