Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito |
ROMA - Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato, venerdì 15 novembre 2024, due decreti che mettono in campo un piano complessivo di 335 milioni di euro destinati al miglioramento delle palestre scolastiche. La maggior parte delle risorse, oltre il 72%, sarà destinata al Mezzogiorno, con l'obiettivo di rafforzare le infrastrutture sportive nelle scuole e garantire pari opportunità formative a tutti gli studenti. Il ministro ha sottolineato che agli enti finanziati sarà data la possibilità di adeguare i progetti candidati per rispondere all'aumento dei costi, con un margine massimo del 15% in più rispetto all'importo progettuale richiesto. Non si tratta soltanto di fondi Pnrr, che erano insufficienti per gli ambiziosi obiettivi prefissati, ma anche di fondi aggiuntivi ministeriali. È previsto, inoltre, un avviso pubblico specifico per le regioni del Mezzogiorno, a cui gli enti locali potranno aderire per ottenere ulteriori risorse provenienti dal Pnrr, dalla Programmazione nazionale 2021-2027 e dalle economie di bilancio. La graduatoria degli interventi ammessi al finanziamento sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito Internet del ministero dell'Istruzione e del Merito, nella sezione dedicata al Pnrr.
Giuseppe Valditara
«Dalle parole ai fatti: il piano di 335 milioni di euro rappresenta un investimento strategico per il futuro del nostro Paese - ha dichiarato il ministro Valditara -. Come promesso, dopo il successo del bando sulle mense scolastiche, stiamo intervenendo per potenziare le strutture sportive scolastiche, con un'attenzione particolare al Sud. Vogliamo assicurare a ogni studente, indipendentemente dal territorio di provenienza, le stesse opportunità di crescita e successo formativo. Le attività sportive non solo migliorano la salute e il benessere dei nostri giovani, ma contribuiscono in modo significativo all'inclusione sociale e alla lotta contro l'abbandono scolastico. La nostra attenzione alla scuola e al Sud è concreta e tangibile. Questi fondi non sono solo numeri, ma segnali chiari del nostro impegno nel ridurre il divario infrastrutturale, favorire l’inclusione e rafforzare il tessuto sociale ed educativo dell'Italia».
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