Colpito uno dei principali favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro

guardia di finanza comando provinciale palermo
Guardia di finanza, comando provinciale di Palermo

PALERMO - I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, emesso dal tribunale di Trapani - Sezione Misure di prevenzione nei confronti, in particolare, di uno dei principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro. Il sequestro è stato disposto dopo un procedimento di prevenzione avviato all’indomani della cattura del latitante su delega della locale procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia. Gli accertamenti, nello specifico, sono stati finalizzati a ricostruire il profilo patrimoniale del soggetto sopra richiamato (già condannato, in via definitiva, alla pena di 9 anni e 2 mesi di reclusione) e del relativo nucleo familiare, nonché a tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del “boss” di cosa nostra. In tale contesto, è stato possibile individuare numerosi bonifici e assegni emessi a favore di una delle persone più vicine a Matteo Messina Denaro, indice di una concreta attività di sostegno assicurata attraverso la messa a disposizione di ingenti somme di denaro.

Sequestro di 2 società operanti nel settore della coltivazione

Pertanto, il tribunale di Trapani – Sezione Misure di prevenzione, in accordo con le ricostruzioni dei finanzieri e condividendo quanto prospettato dalla Dda di Palermo, nel ravvisare una situazione di evidente sperequazione tra fonti di reddito e impieghi, ha disposto il sequestro di: 2 società operanti nel settore della coltivazione, lavorazione e conservazione di frutti oleosi, frutta e ortaggi, ubicate entrambe a Campobello di Mazara (Tp); 7 immobili (appartamenti e terreni), localizzati a Campobello di Mazara (Tp) e Castelvetrano (Tp); 3 rapporti bancari; 1 autoveicolo, per un valore complessivo stimato in oltre 3 milioni di euro. Il servizio testimonia ancora una volta l’azione che la Guardia di finanza svolge, nell’ambito delle indagini delegate dalla procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate e di liberare l’economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità, consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza. Il provvedimento è stato disposto in attesa del contraddittorio che avrà luogo nell’ambito dell’udienza fissata dinanzi al tribunale.

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