Imprenditori cinesi non versano l'Iva ma proprietari di ingenti patrimoni

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Guardia di finanza, comando provinciale di Ferrara

FERRARA - La Guardia di finanza di Ferrara, al termine di indagini finalizzate al contrasto dell’evasione fiscale, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie di importo superiore a 4,2 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ferrara su richiesta della locale procura della Repubblica, riguarda quattro soggetti che gestivano due ditte individuali del capoluogo estense, operanti nella produzione di capi di abbigliamento. I presunti responsabili sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di omesso versamento di Iva (previsto dall’articolo 10 ter del decreto legislativo 74/2000), per un ammontare complessivo pari a quasi 4,3 milioni di euro. Nella selezione delle imprese oggetto delle indagini sono risultati fondamentali gli esiti delle costanti analisi condotte dal gruppo di lavoro istituito presso il comando regionale Emilia-Romagna che si occupa di individuare e monitorare le società che presentano indici di rischio espressivi di potenziale pericolosità tributaria.

Macchinari industriali utili per la produzione di capi di abbigliamento per grandi marche

Nel corso delle attività esecutive del provvedimento magistratuale i finanzieri estensi hanno sottoposto a sequestro: 2 abitazioni (da 6 e 10 vani) entrambe ubicate a Ferrara; un opificio industriale di Ferrara, comprensivo di 38 macchinari industriali utili per la produzione di capi di abbigliamento per grandi marche; 1 box auto ubicato a Ferrara; euro 142.825 in denaro contante trovato dall’unità cinofila specializzata (cash dog) all’interno di un’abitazione oggetto di perquisizione; euro 150.571,01 depositati su rapporti bancari; 235 bottiglie di pregiati vini e champagne (tra cui Dom Perignon); autovetture di grossa cilindrata. Inoltre, con la collaborazione dei reparti territorialmente competenti sono state effettuate perquisizioni domiciliari anche a Treviso ed in provincia di Teramo dove risiedevano due dei destinatari del provvedimento cautelare reale. In tale contesto sono stati individuati, all’interno del capannone industriale di Ferrara, 5 soggetti di etnia sinica privi di permesso di soggiorno e pertanto segnalati all’Autorità giudiziaria (per violazione dell’art. 10 bis, comma 1, del D.Lgs. 286/1998).

Effetti distorsivi sui mercati in danno delle imprese che operano nel pieno rispetto delle regole

L’attività portata a termine testimonia l’impegno profuso dalla Guardia di finanza di Ferrara nel contrasto a ogni forma di evasione fiscale che costituisce un ostacolo allo sviluppo economico e alla corretta allocazione delle risorse e che riverbera effetti distorsivi sui mercati in danno delle imprese che operano nel pieno rispetto delle regole. In osservanza delle disposizioni del decreto legislativo n. 188 dell'8 novembre 2021, bisogna sottolineare che il procedimento penale è in fase di indagine preliminare e che, per il principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. Inoltre la diffusione di questa notizia è autorizzata dalla competente procura della Repubblica in ottemperanza alle disposizioni del Decreto legislativo n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse pubblico all’informazione.

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