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Le tre protagoniste dello spettacolo teatrale Stai Zitta! |
MILANO - Stai Zitta! con Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini, tratto dal libro di Michela Murgia, dal 27 al 30 marzo 2025 al Teatro Carcano di Milano, spettacoli ore 27 e 28 marzo ore 19,30; 29 marzo ore 20,30; 30 marzo ore 16,30. Stai Zitta! dall’omonimo libro di Michela Murgia (Einaudi Editore), di e con Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini, regia Marta Dalla Via, scene Alessandro Ratti con la collaborazione di Alice Santini, Laura Forti, Federica Di Maria, costumi Martina Eschini, disegno luci Daniele Passeri, fonico Francesco Menconi, datore luci Francesco Sargentini, macchinista Luca Ghio, produzione SCARTI. Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione coproduzione LaQ-Prod e Teatro Carcano, con il sostegno di Armunia. Scrive Murgia: «I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi... La pratica dello “Stai zitta” non è solo maleducata, ma soprattutto sessista perché unilaterale...
Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire”
Che cosa c'è dietro questa frase? Per quale motivo tutti coloro che la ascoltano pensano si tratti di una reazione normale nella dialettica con persone di sesso femminile?». Antonella Questa, Valentina Melis e Lisa Galantini hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Inevitabile quindi si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nel libro, offrono così l'occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining all'uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, Questa, Melis e Cinque, guidate dalla esperta regia di Marta Dalla Via, coinvolgono lo spettatore con leggerezza e sapienza nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”.
Note di regia di Antonella Questa
Stai Zitta! e altre nove frasi che non vogliamo sentire più è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Murgia ha come obiettivo che tra dieci anni una ragazza, leggendolo, lo trovi antiquato; noi vorremmo contribuire ad accorciare questo tempo, attraverso il linguaggio teatrale. Questo per noi non è solo uno spettacolo, è l’occasione di lavorare in un modo nuovo e su un tema dichiaratamente femminista. Bell hooks - scrittrice, attivista e femminista statunitense - spiega bene che se non impariamo a usare le parole giuste, in particolare quelle che definiscono il sistema discriminatorio nel quale viviamo, nulla potrà cambiare davvero. Questo spettacolo è femminista e parlerà di patriarcato. Inoltre sarò attrice, autrice e co-produttrice. Sono diverse responsabilità, lo so, ma non sono sola, ci sono delle sorelle con me. E questo significa tantissimo! Con Teresa Cinque avevamo già lavorato insieme creando le pillole video Dress Code, sul victim blaming, mentre con Valentina Melis stavamo già pensando ad uno spettacolo teatrale che avrei scritto e diretto per lei. Quando Valentina ha visto i nostri video ha subito proposto di fare una cosa insieme. Complice la sua amicizia con Michela Murgia e parlando di cosa avremmo potuto portare in scena, ho proposto Stai zitta!. L’idea di portare in scena il libro di Murgia ci ha esaltate immediatamente. Marta Dalla Via è arrivata nei miei pensieri quando Teresa ha suggerito la necessità di avere una regia. Erano anni che io e Marta ci “guardavamo da lontano”, espressione che racconta stima reciproca e desiderio di trovare un progetto comune sul quale lavorare. SCARTI Centro di Produzione teatrale di Innovazione, con sede a Spezia e diretto da Andrea Cerri, mio nuovo co-produttore, ha accolto da subito, entusiasta, il progetto, al quale si è aggiunta anche Armunia Teatro, mia casa artistica dal 2017 oltre al Teatro Carcano, sempre attento ai temi trattati da Murgia.
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