Once upon a time in Bologna, Ennio Morricone suona ancora

ensemble symphony orchestra per morricone fotografia di alessandro ciccone
Ensemble Symphony Orchestra per Morricone, fotografia di Alessandro Ciccone

BOLOGNA - Teatro Celebrazioni: una scrosciante pioggia di applausi si abbatte sul palcoscenico. Ore 22,50 di sabato 8 marzo 2025, a Bologna, appena concluso un viaggio durato oltre cinquant’anni, che ha trasportato gli spettatori in giro per il mondo. Un viaggio da film. O meglio, un viaggio tra film. In particolare tra quelli musicati, illo tempore, da Ennio Morricone. Far rivivere, per una notte, il compianto grande maestro attraverso le sue note è stato compito dell’Ensemble Symphony Orchestra, con il proprio spettacolo Alla scoperta di Morricone. Con la direzione del maestro Giacomo Loprieno e la presenza, tra le sue fila, di Stefano Benedetti alla tromba, Attila Simon al violino e Ferdinando Vietti al violoncello, infatti, l’Orchestra ha eseguito, alternando, brani iconici e perle sconosciute ai più. Due, inoltre, gli ospiti d’eccezione: la soprano Anna Delfino, che ha accompagnato i musicisti con la sua voce soave; l’attore Andrea Bartolomeo, camaleontico nell’assumere le vesti di grandi interpreti del cinema, quali Eli Wallach, Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Robert De Niro, Samuel L. Jackson, Philippe Noiret. Difatti, sulle note dell’orchestra ha avuto luogo, escludendo pochi casi, la rievocazione di scene iconiche tratte dalle rispettive pellicole, a opera dell’anzidetto Bartolomeo.

Al Celebrazioni un’occasione per conoscere e ricordare dei capolavori dell’umanità

Per quanto concerne i brani eseguiti, partendo dalle praterie del West, quindi dal sodalizio con Sergio Leone (Per un pugno di dollari 1964; C’era una volta il west, 1968; Il buono il brutto e il cattivo, 1966; Giù la testa, 1971), si è passati alle sirene delle stazioni di polizia e agli ingranaggi delle fabbriche, sapientemente rappresentate da Elio Petri, con le colonne sonore di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) e de La classe operaia va in Paradiso (1972). Sulle note di Gabriel’s Oboe, composto per il film Mission di Roland Joffé (1986), ci si è ritrovati nelle Americhe di fine Settecento, fianco a fianco con gli Indios e con i missionari gesuiti. Poi, a coronare lo spettacolo, le musiche de La tenda rossa (dir. Michail Konstantinovič Kalatozov, 1969), de La Califfa (dir. Alberto Bevilacqua, 1970) di Quartiere (dir. Silvano Agosti, 1987), Nuovo Cinema Paradiso (dir. Giuseppe Tornatore, 1988), per poi terminare, tornando nel selvaggio west, a bordo de L’Ultima Diligenza per Red Rock, composta dal maestro Morricone per The Hateful Eight, film del 2015 diretto da Quentin Tarantino. Tuttavia, il concerto non è finito qui. Difatti, l’Orchestra ha presentato, prima, agli spettatori un proprio inedito, per poi concludere, stavolta definitivamente, con un medley dei brani scritti per The Untouchables - Gli Intoccabili di Brian De Palma (1987). Alla scoperta di Morricone è stato più di un semplice tributo, un’occasione per conoscere e ricordare dei capolavori dell’umanità, che suscitano un pensiero preciso: Ennio Morricone vive, ora e sempre.

di Alessandro Ciccone


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