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Massimo Reale in L'Uomo Sottile |
NAPOLI - Al Teatro Sannazaro di Napoli, il 25 (ore 21) e il 26 marzo 2025 (ore 18) L'Uomo Sottile, di Sergio Pierattini; con Massimo Reale, supervisione artistica di Manuela Mandracchia; introduzione a cura di Giovanni Mazzini; scene e videoproiezioni di Susanna Proietti; disegno luci di Valeriano Solfiti; contributi audio/video di Federica Toci; costumi di Sandra Rosadini. Una riflessione sulla menzogna e sulla colpa che Pierattini, da senese purosangue, decide di ambientare nel mondo del Palio di Siena con i suoi ambigui protagonisti, i fantini. Sarà in scena al Teatro Sannazaro lo spettacolo L'Uomo Sottile di Sergio Pierattini. Protagonista – nei panni del fantino – è Massimo Reale. La supervisione artistica è di Manuela Mandracchia; introduzione a cura di Giovanni Mazzini. Massimo Reale – che qui interpreta il ruolo dell’enigmatico e controverso fantino, detto “il boia” – è noto anche per il ruolo dell'anatomopatologo Alberto Fumagalli, per la serie di Rai 2 Rocco Schiavone 6.
La figura del fantino mercenario diventa una metafora dell'uomo contemporaneo
Una riflessione sulla menzogna e sulla colpa. Questo è, in estrema sintesi, il senso del testo L'Uomo Sottile di Sergio Pierattini, che, da senese purosangue, decide di ambientarlo nel mondo del Palio di Siena e dei suoi ambigui protagonisti: i fantini. Infatti i venerati e odiati fantini del Palio sono spesso infedeli alle Contrade che dovrebbero servire lealmente, pronti a scambiarsi violenti colpi di nerbo e a spericolate manovre equestri per favorire chi offra loro più soldi. Nello spettacolo, che si avvale della supervisione artistica di Manuela Mandracchia, la figura del fantino mercenario diventa una metafora dell'uomo contemporaneo alle prese tra il desiderio di auto-affermazione e il conflitto con i propri più o meno presunti valori; il modello vincente di un mondo ormai senza regole, che sempre più sembra voler somigliare, in peggio, alla celebre giostra senese. Tenuto prigioniero nel ventre profondo della città da una mano invisibile, Andrea Rampaldi detto Il Boia, l'immaginario fantino che vediamo in scena - interpretato da Massimo Reale, a sua volta ex fantino dilettante - è consapevole che solo quando confesserà la propria colpa e il tradimento che ha permesso alla Contrada avversaria di riportare la vittoria, riuscirà ad ottenere la libertà. Ma è la sua stessa natura di fantino e di uomo a complicare le ose. Sincero mentitore di sé stesso fornisce ogni volta una convincente e appassionante versione dei fatti, fino a smarrire, forse, (mai fidarsi di questi demoni) persino nella più nascosta e segreta parte della propria coscienza, l'ultimo brandello di verità. Il monologo è introdotto dallo storico Giovanni Mazzini cronista del Palio di Siena per l'emittente La7.
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