Olimpiadi Internazionali di Informatica in Kazakhstan, l'Italia schiera Baroni, Milizia, Ostuni e Donadoni

ROMA - Riflettori puntati sui magnifici quattro del digitale: MIUR e AICA presentano la squadra che gareggerà alle Olimpiadi Internazionali di Informatica in Kazakhstan. In questo mese di luglio la ventisettesima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica, competizione organizzata e promossa per l’Italia da MIUR e AICA. La squadra di studenti italiani: Filippo Baroni, Francesco Milizia, Dario Ostuni e Marco Donadoni. MIUR e AICA, Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, annunciano la squadra italiana che dal 28 al 30 luglio 2015 combatterà alla XXVII edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica che si terrà ad Almaty, in Kazakhstan.
Tutti gli occhi sono puntati - comunicano dal Miur - sulla squadra italiana composta dei quattro talenti del digitale: Filippo Baroni, studente del Liceo Scientifico Gandini di Lodi, Francesco Milizia, dell’Istituto Tecnico Industriale E. Majorana di Brindisi e già vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2014, Dario Ostuni dell’Istituto Tecnico Industriale Cannizzaro di Rho e Marco Donadoni del Liceo Scientifico Lussana di Bergamo.

Sono questi i “magnifici quattro”, ragazzi che hanno dimostrato di avere una marcia in più, perché per guadagnarsi un posto nella squadra tricolore è necessario avere capacità di alto livello. Per conquistarle, accanto all’impegno personale, ci sono voluti mesi di allenamento e il costante sostegno da parte degli insegnanti che accompagnano gli studenti nelle varie fasi delle selezioni: da quelle scolastiche a quelle regionali, fino alle Olimpiadi Italiane di Informatica – da cui emerge un gruppo ristretto di ragazzi tra i quali il team dei Selezionatori individua la Nazionale Italiana. 
Le Olimpiadi Internazionali di Informatica coinvolgono studenti fra i 14 e i 20 anni di oltre 80 paesi del mondo; la competizione prevede due giornate di gara, affrontate individualmente da ogni componente della squadra, e richiede la soluzione di problemi complessi ottenuta creando un algoritmo in grado di risolverli tramite un programma informatico in linguaggio Pascal, C o C++.

“Talento, passione e tanto impegno. È questo il segreto del successo di questi ragazzi, dotati certamente di capacità straordinarie e di una grande passione per la tecnologia, ma anche di tanta dedizione, necessaria per affrontare questi mesi di esercitazioni e allenamenti, in aggiunta all’attività scolastica regolare. Anno dopo anno ci convinciamo sempre più di quale occasione unica siano le Olimpiadi, non solo per permettere ai giovani più brillanti di confrontarsi in una competizione di alto livello, ma anche, selezione dopo selezione, per scoprire talenti nascosti e far emergere vocazioni digitali.” spiega Giulio Occhini, Direttore di AICA.
Tra i Paesi della Vecchia Europa, l’Italia vanta il medagliere più ricco: in 14 anni di partecipazione alle competizioni internazionali ha conquistato infatti 37 medaglie: 2 ori, 13 argenti e 22 bronzi.
“Le Olimpiadi di Informatica sono una delle competizioni di punta nel Piano Nazionale di promozione delle eccellenze curato dal MIUR” spiega Carmela Palumbo, DG Ordinamenti scolastici e la valutazione del MIUR. “Ogni anno ci adoperiamo per giungere a risultati eccellenti e aumentare il coinvolgimento delle scuole, così da fare emergere sempre più numerosi i talenti digitali nascosti fra i banchi. Gli insegnanti, in questo senso, hanno un ruolo fondamentale: per questo da due anni insieme ad AICA abbiamo attivato anche un percorso di formazione specifico sui contenuti tipici delle prove delle Olimpiadi, rivolto ai docenti delle materie tecniche e scientifiche”.

I “Magnifici Quattro” della squadra italiana
I quattro componenti della squadra italiana sono ragazzi con storie normali dove alberga però un talento davvero speciale. Anche i docenti che li hanno seguiti durante i mesi di preparazione parlano della loro straordinarietà.
Filippo Baroni studia al Liceo Scientifico Gandini di Lodi e la sua più grande passione è la matematica. Proprio alle Olimpiadi di Matematica ha conquistato una medaglia d’oro. Nel suo tempo libero, si dedica alla disciplina del karate. Nel futuro sogna di diventare ricercatore matematico. Grazie alla Borsa di Studio messa a disposizione da Banca d’Italia, il prossimo luglio potrà finalmente andare in Inghilterra, realizzando così un suo desiderio.
“Filippo ha un talento sorprendente che ha ribaltato le gerarchie interne della squadra. Silenzioso e riflessivo trova sempre la soluzione giusta. Contiamo su di lui anche per le IOI 2016, sarà sicuramente ancora tra i nostri!” ha dichiarato Luigi Laura dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", allenatore della squadra olimpica, il docente che ha seguito Filippo negli ultimi stage residenziali.
Francesco Milizia viene da Mesagne, in provincia di Brindisi e ha già fatto parlare di sé. Si riconferma nella squadra italiana delle Olimpiadi Internazionali di Informatica, dopo la vittoria della medaglia d’argento nell’edizione 2014. Prima di impegnarsi così assiduamente nella programmazione, la sua passione era suonare la chitarra… ora non ha più molto tempo libero visto che è stato anche medaglia d’oro alle Olimpiadi di Matematica. Ama leggere i romanzi di Sherlock Holmes. Ha un desiderio: poter visitare un giorno l’Australia, che ha mancato per poco alla selezione per le IOI 2013.
“Un’eccellenza su tutti i fronti. Un ragazzo discreto e molto generoso, disponibile ad aiutare sempre il prossimo; supportato da una meravigliosa famiglia. I genitori sono due matematici e anche il fratellino quest’anno per poco non è stato ammesso alle nazionali!”, così parla Giuseppe Cavallo, referente territoriale e professore di informatica presso l’Istituto E. Majorana di Brindisi.

Dario Ostuni abita a Cesate (MI). Nel tempo libero suona il pianoforte e ha la passione per i cartoni animati giapponesi; forse anche per questo il suo sogno è di poter fare un viaggio mirato in Giappone. Ascolta prevalentemente musica classica e rock a seconda del suo stato d’animo. Il suo sogno nel cassetto: in un futuro diventare uno sviluppatore di videogiochi ovvero un vero e proprio game designer.
Enrico Sartirana dell’ITI Cannizzaro di Rho, referente scolastico e professore di informatica, lo definisce: “Un ragazzo autodidatta, la sua presenza è un vantaggio per la classe poiché stimola molto i compagni ma anche gli insegnanti .… definito scherzosamente “il marziano”.
Marco Donadoni viene da Barzana (BG) e studia al Liceo Scientifico F. Lussana di Bergamo. Adora mangiare la pizza, ama le serie tv genere poliziesco, ha la passione per i film di fantascienza e avventura. Nel mese di agosto, anziché andare in vacanza, preferisce dedicarsi ai campus estivi collaborando con i laboratori di vacanza natura del comune di Bergamo, organizzando attività di gioco e di educazione ambientale con ragazzini delle scuole elementari e medie. Per ora non ha ancora progetti per il futuro ma sicuramente immagina un percorso nel campo informatico.
Giuseppe D’Antoni, docente e referente scolastico, ci parla di Marco: “è uno studente di altissimo profilo intellettuale, rigoroso, serio e riflessivo. Possiede doti logico-intuitive di straordinario valore, unite a una solida preparazione di base e a una potente capacità di collegamento dei dati, riuscendo così a risolvere con sicurezza e rapidità problemi e passaggi concettuali complessi. Domina la disciplina anche sotto il profilo linguistico, dimostrando solide e rigorose competenze nell’uso del lessico specialistico”.

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