Vado a vivere in Brasile – guida pratica. Stefano Gentile aiuta gli italiani che stanno per esplodere
ROMA - Stefano Gentile, autore dell’ebook “Vado a vivere in Brasile – Guida pratica”, ha deciso di emigrare nel Paese verdeoro circa tre anni fa. Dopo alcuni viaggi esplorativi, ha preso la decisione definitiva di vivere in Brasile, dove “il senso di apertura verso le attività imprenditoriali che qui sono incentivate e non penalizzate, il clima stupendo, il carattere aperto e socievole dei brasiliani, la riduzione dell'80% dello stress quotidiano, il senso di allegria di questo popolo che riesce a sorridere e a fare festa anche quando non ci sarebbe nemmeno un motivo per farlo” sono stati gli aspetti che l’hanno convinto a non tornare più in Italia.
Stefano, quando e per quale motivo ha deciso di trasferirsi in Brasile?
La decisione fu presa dopo alcuni viaggi di conoscenza del Paese sudamericano. In Italia la mia laurea in Economia con 110 e lode valeva meno di carta straccia, la mia età avanzata bloccava qualunque intenzione da parte delle aziende di assumermi e aprire una attività in proprio si scontrava con la burocrazia assurda e con leggi che si contraddicono una con le altre.
Per non parlare poi del carico fiscale. Così, conoscendo la situazione brasiliana totalmente differente rispetto alla nostra, nel 2012 decisi di trasferirmi definitivamente e cominciai a organizzarmi per fare il grande passo.
Quali sono stati gli aspetti che poi l’hanno convinta a restare?
La sensazione che qui in Brasile si possa fare molto usando le competenze che ho appreso nei miei anni di studio e di lavoro precedenti; che tutto quello che avevo fatto non era da buttare nell'immondizia, ma anzi qui aveva un valore riconosciuto. Il senso di apertura verso le attività imprenditoriali che qui sono incentivate e non penalizzate, il clima stupendo, il carattere aperto e socievole dei brasiliani, la riduzione dell'80% dello stress quotidiano, il senso di allegria di questo popolo che riesce a sorridere e a fare festa anche quando non ci sarebbe nemmeno un motivo per farlo.
Dalla sua esperienza personale e dall’esigenza di aiutare gli italiani desiderosi di trasferirsi nel Paese, è nato l’ebook “Vado a vivere in Brasile – guida pratica”. Quali sono gli argomenti trattati?
Sì, hai detto bene, il desiderio di aiutare tutti coloro che stanno "esplodendo" dietro a burocrazia, tasse, politica e quant'altro è stato il filo conduttore del lavoro che ha dato origine all'ebook. In questa "Guida Pratica" per chi vuole venire a vivere qui, ho cercato di dare tutte le informazioni necessarie affinchè chi sta valutando questa opzione, possa sapere a cosa va incontro.
L'ebook fa parte di un progetto più ampio che comprende un servizio di assistenza pratica in loco per tutti coloro che arrivano qui e si sentono (come è inevitabile che sia) completamente spaesati in un luogo che è così simile e così diverso dal nostro. Vengono trattati argomenti molto importanti e pratici, come la questione dei permessi di soggiorno o come affittare o comprare una casa. Ci sono poi informazioni sul Brasile: storia, politica, aspetti sociologici, come comportarsi per evitare problemi con la violenza. Ci sono informazioni su tasse, attività imprenditoriali, ma anche sulle reali possibilità di trovare lavoro come dipendente. Su come poter sfruttare i titoli di studio conseguiti in Italia, come funziona la telefonia mobile, com'è il costo della vita di tutti i giorni. Addirittura c'è una parte dedicata a chi ci vuole venire solo in vacanza.
Si parla di trasporti e di come ci si sposta all'interno del Paese e del costo dei carburanti. Si parla delle scuole e della sanità che sono due aspetti critici. E poi si parla della situazione delle donne, che sono il vero futuro del Paese, a mio avviso. Insomma una visione a tutto campo degli aspetti più importanti della vita di una persona o di una famiglia.
Vorrei sottolineare comunque che ogni situazione è molto soggettiva, per cui l'analisi della possibilità di trasferirsi realmente in Brasile passa in primo luogo dall'analisi della situazione personale e familiare della persona intenzionata a concretizzare questo sogno.
Quali sono i punti di forza e i punti di debolezza del Paese?
Punti di forza: il Brasile è un gigante economico con ancora grandi margini di crescita, è pur vero che sta soffrendo la crisi in questi ultimi tempi, ma ciò avviene più per difficoltà amministrative e politiche interne che per problemi di macroeconomia veri e propri. Non dimentichiamo che la democrazia in Brasile è molto giovane, fino al 1984 c'era la dittatura militare, e anche dopo ci sono voluti molti anni per scrollarsi di dosso quella cultura e quella mentalità. Anzi, ancora oggi ci sono residui di usi e costumi dell'epoca del governo dei militari. Potrei dire che solo con l'avvento del governo Lula, nei primi anni 2000, si è realmente cominciato a fare qualcosa di serio e concreto per risollevare le sorti dell'economia brasiliana. In meno di 15 anni il Brasile è diventato una delle prime 10 potenze economiche mondiali. Certo lo sviluppo non è stato omogeneo. Esistono ancora molte aree estremamente arretrate. Comunque, risorse economiche a parte (il Paese ha notevoli giacimenti di petrolio ad esempio), direi che il punto di forze principale è l'età giovane della popolazione. Ci sono moltissimi giovani (anche perchè si fanno tanti figli) e questi giovani sono molto ambiziosi, desiderosi di migliorare il proprio tenore di vita. Sono abituati a fare sacrifici che noi europei non siamo più disposti ad accettare, perchè i brasiliani hanno vissuto, e in certe zone ancora vivono, condizioni estremamente disagiate. E questo è il secondo punto di forza del Paese: se parlate con la gente comune, molti vi diranno che vorrebbero condizioni di vita migliori, un salario migliore e che la crisi si sta facendo sentire, ma poi vi diranno anche che in fondo fino a pochi anni fa quasi nessuno si poteva permettere un cellulare o un'auto, mentre ora questi beni sono certamente molto più diffusi e a portata di mano. Ecco, loro hanno il senso pratico di vedere che, pur essendo ancora lontani dagli standard di vita occidentali, le cose stanno evolvendo positivamente. Mentre in Italia la sensazione è che tutto stia peggiorando giorno dopo giorno.
Punti di debolezza: politica corrotta (ma qui noi italiani possiamo solo essere maestri), scarsissima cultura (mediamente), violenza (figlia dell'ignoranza e della miseria), scarsissima educazione (mediamente). Per fare un piccolo esempio se uno arriva qui e dice: “How are you?” O risponde: “Fine, thank you”. Loro pensano subito che sai parlare inglese fluentemente e ti propongono di fare il professore in un corso di lingua.
E quali le zone dove è più facile avere fortuna?
Bisogna fare un distinguo: a nordest il costo degli investimenti e il costo della vita è inferiore, molto allettante. Però si tratta di aree arretrate e quindi mancano infrastrutture, materie prime e semilavorati, professionalità della mano d’opera, le forniture sono irregolari e bisogna sempre controllare tutto. Comunque le opportunità sono moltissime soprattutto per gli imprenditori, proprio perchè esistono molte aree carenti e quindi un imprenditore può entrare nel mercato proprio per sopperire a certe mancanze.
Al sud c’è molto più sviluppo, il costo della vita è molto più alto, le cifre per fare investimenti anche. Qui è certamente più interessante per chi ha un’alta professionalità o sa fare impresa ad alto livello.
Bisogna sempre tenere presente che le attività economiche sono molto localizzate, questo a causa delle difficoltà dei trasporti che sono lenti, costosi e pericolosi. Quindi quando si avvia un’attività è bene verificare che tutto ciò che ci serve sia disponibile a brevi distanze, altrimenti le cose si possono complicare.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Progetti futuri sono a breve un articolo su un mio recente viaggio nel sud dello Stato di Bahia, sempre con l'ottica di offrire spunti interessanti a chi del Brasile conosce poco; un romanzo autobiografico in cui ovviamente il Brasile ricoprirà un ruolo importante; e poi continuare a lavorare per migliorare al massimo l'offerta di servizi per coloro che vengono a vivere nel "Paese VerdeOro".
di Nicole Cascione
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