Marco Trevisan, alias "Bebo the Marquis", e le notti torinesi stile anni '90. Di classe ed eleganza

TORINO - Marco Trevisan, il “Marchese della Nightlife. È una mattina di febbraio, e Marco Trevisan ci dà appuntamento presso la conference room del Joy&Joy, esclusivo locale della movida Torinese. Il noto P.R. della Nightlife, Marco Trevisan alias "Bebo the Marquis", nonostante si divida tra Montecarlo, Torino e Milano, arriva puntuale, con un sorriso contagioso; quello che immediatamente  colpisce è la sua ricercata eleganza; abito sartoriale dal taglio sofisticato, mani curatissime, uno stile originale da affascinante Dandy Metropolitano.

Come è cambiata la notte in tutti questi anni?

«È cambiata la generazione di clienti, di conseguenza molti locali si sono dovuti adeguare ai gusti di una nuova tipologia di clientela, più giovane e a volte meno raffinata della clientela che si era abituati a vedere 10/15 anni fa».

Lo stile nello show business che cosa rappresenta per lei?

«Lo stile è molto importante, come l'eleganza e il "savoir faire", sempre. Io tendo sempre a riuscire a soddisfare le esigenze del cliente; per me l'importante non è solamente che il cliente si diverta, ma che il cliente torni e porti con sé altri clienti».

Ci parli dell'eleganza, gli errori da non commettere...

«I pantaloni troppi corti, calzini bianchi e corti, i sandali, i camiciotti , il marrone anonimo».

La sua clientela?

«Ormai da molti anni io opero tra Milano e Montecarlo per il Gp di Formula1 a maggio. Sono abituato a lavorare con clienti da tutto il mondo. Mi piace avere rapporti con clienti stranieri. È brutto dirlo ma con la crisi sono pochi gli italiani che vengono e spendono grosse cifre per divertirsi, a Monaco. Ho prevalentemente clientela straniera da tutto il mondo. Io seguo tutte le fasi, dall'organizzazione della serata, al "booking tables”, e la disposizione dei tavoli, accoglienza clienti e durante la serata faccio sì che il cliente sia servito bene e soddisfatto di tutto».

Dopo le grandi esperienze internazionali come è nata l'idea di collaborare con il Joy&Joy?

«Dopo anni di lavoro in ambito internazionale, ho deciso con i miei partner di lavoro (con cui lavoro a Montecarlo e Milano) di tornare a Torino e di credere in questo progetto a Torino. In questo ambiente sembra quasi di rivivere l'atmosfera degli anni '90 quando Torino non aveva nulla da invidiare in fatto di Nightlife».

L’intervista è terminata e mi viene in mente una famosissima frase di Mark Twain: “Il segreto del successo nella vita è fare della tua vocazione il tuo divertimento.”

di Michela Farabella

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