Corso di comunicazione di genere dell'Università degli studi dell’Insubria, la cosa pubblica al femminile
VARESE - Imparare a governare la cosa pubblica in un’ottica di genere: ossia al femminile. È questo l’obiettivo del “Corso di comunicazione di genere” organizzato Università degli studi dell’Insubria, in collaborazione con l’Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Varese e il Macrosettore Welfare e Cultura della Provincia di Varese.
Il corso di formazione politica, giuridica, storica, filosofica e amministrativa è rivolto a chi vuole affinare le tecniche di governance negli enti pubblici, parapubblici e in particolare a chi governa (sindaci, consiglieri, assessori, segretari comunali) e a chi intende governare l’Ente locale in un’ottica di genere per estendere la consapevolezza sul tema della parità, delle pari opportunità e per applicare al meglio le strategie di contrasto alle discriminazioni.
«È il secondo anno consecutivo che l’Università degli Studi dell’Insubria mostra attenzione per la cultura di genere, proprio per sviluppare una diversa riflessione attinente alla società civile complessivamente considerata, onde contribuire alla formazione di amministratori che sappiano portare nell’ambito della gestione della cosa pubblica, quella sensibilità al bello, al vero e al giusto» ha affermato il professore Fabio Minazzi, direttore scientifico del Corso.
Articolato in cinque moduli, a cura di docenti universitari e professionisti, il corso è suddiviso in diciotto incontri che si terranno tra il 20 aprile e il 1° giugno 2016 – periodo che coincide con la campagna elettorale per le amministrative a Varese e in tanti comuni della provincia – nella sede dell’Università degli Studi dell’Insubria del Padiglione Monte Generoso, via Monte Generoso 71, a Varese.
Antonio Maria Orecchia, docente di Storia all’Università degli Studi dell’Insubria, terrà il primo incontro in programma il 20 aprile alle ore 18, nell’ambito del modulo sul tema “Donne e storia politica del ‘900”. Fabio Minazzi, docente di Filosofia della Scienza all’Università degli Studi dell’Insubria, racconterà le “Donne e filosofia nel ‘900: da Edith Stein ad Hanna Arendt”. Franz Foti, docente di Comunicazione Pubblica e Istituzionale (Università Insubria), spiegherà “Dialogo e negoziazione nelle relazioni politiche, sindacali e aziendali”; ad Alessandra Servidori, docente di Politiche del Welfare e componente del Consiglio Direttivo Centro Studi Lavoro e Riforme del Dipartimento di Giurisprudenza, all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è affidato il tema “Lavoro pubblico e privato: le novità legislative introdotte nel processo riformatore” e a Paola Biavaschi, docente di diritto dell'informazione (Università Insubria), “Jobs Act: Donne e lavoro”. Infine di “Medicina di genere” parlerà Teodora Gandini, medico di famiglia, esperta di medicina di genere.
A ciascun partecipante sarà rilasciata un attestato di partecipazione a cura del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università dell’Insubria di Varese e dell’Ufficio della Consigliera di Parità.
I posti sono 70. Le domande di ammissione alla selezione devono essere presentate entro e non oltre il giorno 15 aprile 2016, all'indirizzo: segreteria.dista@uninsubria.it, oppure con presentazione diretta della domanda alla Segreteria Amministrativa del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’ Università degli Studi dell’ Insubria.
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