Integrazione, divertimento e riflessione all'istituto superiore Adriano Tilgher di Ercolano con Un amico in città

ERCOLANO - La Cooperativa "L'impronta" ha tenuto un importante evento di sensibilizzazione presso l'istituto superiore di Ercolano. Un amico in città, la bellissima mattinata con gli studenti di Ercolano. Si è svolta, presso l’istituto superiore Adriano Tilgher, la giornata conclusiva del progetto “Un amico in città”, un’iniziativa dell’associazione ACT durante la quale i ragazzi della Cooperativa Sociale “L’impronta” hanno incontrato gli studenti dell’istituto scolastico a conclusione di una settimana all’insegna dell’integrazione, del divertimento e della riflessione.

Ad introdurre la giornata, il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto ha ringraziato tutti per il lavoro svolto, dicendosi orgoglioso dell’esempio che i giovani stanno dando rapportandosi con i migranti ospitati presso il Centro di Prima Accoglienza de “L’impronta”: «Queste persone venute da lontano – ha detto – non sono qui per scelta, ma perché scappano dalla fame e dalla sofferenza. Quando vediamo le immagini dei barconi ricordiamoci che il pianto di un bambino, sia che avvenga in una culla di Ercolano, sia che avvenga sul barcone della morte, nelle nostre orecchie deve fare sempre lo stesso rumore».

L’importanza di accogliere queste persone sul territorio, infatti, è stata colta sin dal primo momento dal sindaco e da tutta la comunità, e per questo si ringrazia la città di Ercolano ed in particolare la contrada San Vito che sin dal primo giorno hanno dimostrato la volontà di formare tutti insieme una grande comunità.
Successivamente hanno preso parte al dibattito il dirigente dell’istituto Giuseppe Montella ed il presidente di ACT Francesco Langella, che ha detto: «I ragazzi della cooperativa sono una realtà del nostro territorio, e in quanto tale va conosciuta e riconosciuta soprattutto da noi giovani, che abbiamo il compito di perseguire l’integrazione e l’accoglienza».
E poi sono intervenuti il presidente del Polo Artistico Torrese Antonio Crispino, e Bernadette De Cat, vicesindaco di una cittadina belga che ha detto queste importanti parole: «L’Europa favorisce l’integrazione dei popoli di tutte le nazionalità, e quando la crisi che c’è adesso cesserà si apriranno le porte ad un’Europa del futuro senza confini e senza barriere. La nostra missione è di portare la gioia negli occhi di tutti».

Dopo gli interventi, si è assistito ad uno stupefacente spettacolo artistico, con i ragazzi che si sono divertiti in danze e canti, fondendo la musica napoletana con quelle africane: emozionante la performance di “Terra mia” di Pino Daniele. Gli studenti del Tilgher ed i richiedenti asilo politico de “L’impronta” hanno fatto sparire le differenze che qualcuno vede tra i vari popoli, ibridandosi in un tripudio di corpi danzanti e cantanti. Anna Ambrosini, la responsabile della struttura in San Vito, ha infine spiegato alcune delle storie dei nostri ragazzi che sono ospitati ad Ercolano, illuminando la riflessione di spunti e verità, a volte anche scomode, sulla situazione politica e sociale dell’Africa.

Salvatore Filosa,
presidente della Cooperativa Sociale “L’impronta”

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