Iperidrosi, patologia invalidante sotto il profilo sociale. Tossina botulinica farmaco che crea anidrosi togliendo il disturbo
ROMA - La sudorazione eccessiva è un problema per oltre 7 milioni di persone. Il botulino restituisce una vita normale. «L’iperidrosi è una patologia fortemente invalidante sotto il profilo sociale. La tossina botulinica è l’unico farmaco capace di creare anidrosi togliendo così il fastidioso disturbo», dicono gli esperti di AITEB. Più che un fastidio, l’iperidrosi può diventare una vera patologia fortemente invalidante che con la stagione calda peggiora notevolmente.
Il doversi asciugare continuamente le mani, la vergogna nel togliersi la giacca o il tamponare a ripetizione la fronte sono sintomi di una iper sudorazione in una particolare zona del corpo. Sintomi che trovano soluzione nella tossina botulinica.
«Si stima che in Italia ci siano tra i 7 e i 9 milioni di persone che soffrono di iperidrosi», afferma Giuseppe Sito, vicepresidente di AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) e autore del testo “Hyperhidrosis, clinician’s guide to diagnosis and treatment” pubblicato da Springer-Verlag. «I sintomi possono comparire fin dalla pubertà e protrarsi nel tempo: fattore scatenante non è un’eccessiva emotività o l’attività fisica. Si tratta di un’iperfunzione del sistema nervoso centrale che controlla la sudorazione. Le zone maggiormente interessate sono le mani, le ascelle e i piedi; ma ci sono anche alcune forme che colpiscono il petto e cuoio capelluto. Il risultato è un imbarazzo continuo; imbarazzo che aumenta in estate quando le temperature si innalzano stimolando ulteriormente la sudorazione».
Le soluzioni non mancano. «Si può arrivare anche all’intervento chirurgico», premette Sito. «Ma si tratta di soluzioni piuttosto invasive e superate dalla tecnica medica. La tossina botulinica, quella che conosciamo anche per i suoi effetti antirughe, è oggi un farmaco insostituibile nella cura dell’iperidrosi perché crea anidrosi, ovvero assenza di sudore». Il trattamento viene fatto direttamente sulla zona interessata. «A distanza di pochi giorni gli effetti già si vedono e durano per almeno sei mesi. Facendo il trattamento oggi si scavalca tranquillamente il periodo più caldo arrivando all’inverno quando, per via dell’abbassamento delle temperature, l’iperidrosi può essere tollerata maggiormente».
Conclude il vicepresidente di AITEB: «Di fatto, oggi la tossina è l’unico farmaco sicuro, innocuo, molto ben dosabile e soprattutto che funziona nel contrastare una malattia fastidiosa e socialmente invalidante come l’iperidrosi. Non bisogna dimenticare però che il botulino è un farmaco: per ottenere i risultati sperati deve quindi essere maneggiato da mani esperte. È sempre consigliato rivolgersi ad un medico specializzato».
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