Luna Nuova avanti a gonfie vele. Nicla Spezzati, Monica Daccò e i linguaggi tra l’universo femminile e maschile
VIGEVANO - Domenica 11 dicembre 2016, alle ore 16, si è svolto a Vigevano, città d’arte, il secondo evento di presentazione del progetto Luna Nuova, promosso dall’Associazione Scuola Civica Musicale di Mortara, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, all’auditorium San Dionigi, ambientazione molto suggestiva. L’affluenza di gente è stata più alta rispetto alle aspettative, visto il periodo.
L’evento si è aperto sulle note musicali di un malinconico violino, suonato da Barbara Rubin, ideatrice insieme con Simona Sottocornola (in arte Simona Geo) del progetto Luna Nuova. I brani di apertura, composti da Rubin, sono stati tratti dall’album Operauno.
Rossella Campagnola (conosciuta con il nome di Ross) e madrina del progetto, ha raccontato come nasce e che obiettivo si pone Luna Nuova. L’intento è quello di offrire uno spazio di riflessione e di discussione sulla possibilità di prevenire e combattere la violenza contro le donne, ma anche sviluppare un’analisi di più ampio respiro che metta in luce le dinamiche conflittuali nelle relazioni sociali, al fine di contrastare ogni abuso e ogni forma di violenza.
Il primo intervento è stato tenuto dalla dottoressa Nicla Spezzati, presidente dell’Associazione Kore e A casa di Maru, entrambe operanti sul territorio lomellino.
Kore coop. “Donna tutto per te” è uno sportello d’ascolto per le donne nella città di Vigevano nato per contrastare la violenza e fare crescere una cultura positiva tra donne e uomini. A casa di Maru è uno spazio dedicato al femminile dove le donne possono condividere, attraverso la creatività sostenibile, cultura e senso di appartenenza.
Il discorso di Spezzati è stato molto coinvolgente e toccante, sono stati raccontati alcuni episodi in cui l’Associazione è intervenuta, in difesa e aiuto delle donne.
A causa di problemi personali la dottoressa Paola Loaldi e il dottore Stefano Callipo non hanno potuto presenziare all’evento lasciando il posto alla dottoressa Monica Daccò, operante anche sul territorio pavese, ricercatrice in filosofia e consulente di comunicazione.
Daccò ha presentato una relazione intitolata “Corpi che contano”: una lettura, anche attraverso le immagini, che analizza i linguaggi attuati tra l’universo femminile e quello maschile. Nel suo intervento Daccò ha parlato della necessità di ricerca di un linguaggio e di un dialogo di supporto nell’elaborazione e superamento del vissuto traumatico, della costruzione di una soggettività femminile non più passiva. Ha continuato spiegando come la violenza contro le donne, oggi, abbia una radice e cause scatenanti diverse rispetto al passato e sottolineando l’importanza di ricercare la consapevolezza di se stesse, della propria individualità, come Donne non più oggetto del discorso, ma soggette attive.
Intensi e profondi gli scatti fotografici di Sottocornola, che hanno tracciato un percorso di rinascita: il passaggio dal buio della violenza, al coraggio di andarsene per potere finalmente tornare a vedere la luce.
Cornice e intermezzo tra gli interventi, la musica e la poesia: sono state lette e interpretate da Martina Donà e Lorena Sacchetto, poesie scritte da Sottocornola e pubblicate nella raccolta intitolata “Una sedia per aspettare” (Ed. Schena), e poesie inedite scritte dall’artista Gloria Mezzetti.
Al termine della rassegna, ancora protagonista il violino di Rubin con il brano “La ballata degli angeli”.
L’evento si è concluso con la proiezione del video, realizzato da Sottocornola, accompagnato dal brano musicale Luna Nuova, che ha dato il nome al progetto stesso e che è stato prodotto, composto e cantato dal vivo da Rubin.
Ross, madrina e portavoce del progetto, ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento e ha salutato il pubblico intervenuto.
In sala erano esposte anche due meravigliose opere pittoriche realizzate dall’artista bergamasca Rossella Esposito.
Un gruppo di donne legate tra loro da un denominatore comune: sensibilizzare il prossimo sul tema contro la violenza sulle donne partendo dalla consapevolezza di sé e della propria forza interiore.
Ricerche Correlate