Omofobia. Scuola luogo per definizione in cui si combatte ogni forma di esclusione, dove si rifiutano violenza e odio

ROMA - Omofobia, Fedeli: “Il contrasto parte dalla scuola. Educare ragazze e ragazzi a dire no a discriminazioni e violenza”. “Il contrasto dell’omofobia e della transfobia deve partire dalla scuola. È a scuola che si educa al rispetto dell’altra e dell’altro, secondo i principi della nostra Costituzione. Le studentesse e gli studenti devono essere formati per essere cittadine e cittadini responsabili e rispettosi dei diritti di ciascuna persona.

A scuola dobbiamo creare, attraverso le nuove generazioni, una società di pari opportunità, di uguali diritti, di rispetto e di libertà, in cui ciascuna e ciascuno senta di potersi esprimere senza condizionamenti”. Sono le parole della ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, nella Giornata internazionale contro l’omofobia istituita con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007. 

I principi che hanno ispirato la Giornata sono quelli a cui si ispira la Costituzione italiana: il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutte le cittadine e  i cittadini e la non discriminazione. 

“Aggredire l’altro o l’altra in quanto vissuto come diverso da noi significa lederne la dignità, i diritti. Alle ragazze e ai ragazzi dobbiamo spiegarlo con chiarezza. E dobbiamo invitarli, di fronte a episodi di violenza o discriminazione, a non girarsi dall’altra parte, a denunciare e contrastare. Anche quando questi episodi avvengono in Rete. Quando si aggredisce l’altro o l’altra, il fatto di farlo online, in quella che comunemente definiamo la realtà virtuale, non è un’attenuante. Questo dobbiamo ricordarlo con forza”.

“La scuola - prosegue Fedeli - è il luogo della conoscenza e dell’accoglienza. È il luogo in cui si fa esperienza della diversità, intesa come fonte di arricchimento di ciascuna e ciascuno di noi e dell’intera società. La scuola è quindi il luogo per definizione in cui si combatte ogni forma di esclusione, in cui si rifiutano la violenza e l’odio”.   

Il Miur attraverso la piattaforma www.noisiamopari.it mette a disposizione di scuole, studentesse, studenti, docenti, genitori, le iniziative realizzate dalle varie istituzioni scolastiche che possono essere divulgate in qualità di buone pratiche.

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